Associazione di volontariato Idra

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23.2.’99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

SECONDO INCONTRO ALL’ASSESSORATO ALL’URBANISTICA

FRA IDRA E IL SERVIZIO DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA

DEL COMUNE DI FIRENZE: EMERGONO NUOVE PREOCCUPANTI CIRCOSTANZE SUL "PROGETTO DEFINITIVO" TAV DI FIRENZE

 

Non è bastato neanche il secondo incontro, ieri mattina, con l’Ufficio di Pianificazione urbanistica del Comune di Firenze per ottenere un panorama completo del punto di vista del Comune sul "progetto definitivo" Italferr per l’attraversamento Alta Velocità della città. La delegazione di Idra e i tecnici dell’Amministrazione Comunale si sono quindi ridati appuntamento per lunedì 1 marzo.

Ma continuano a emergere circostanze progettuali poco rassicuranti.

Il gruppo di lavoro incaricato dal sindaco Mario Primicerio per svolgere l’istruttoria sull’enorme quantità di materiale di cui si compone il "progetto definitivo" non contiene al proprio interno alcune importanti competenze. Non farebbero parte del gruppo né medici né epidemiologi né biologi né chimici né fisici (lo si è appreso a seguito di un quesito posto durante l’incontro: la "relazione istruttoria" del gruppo di lavoro, infatti, non è stata ancora ufficializzata dalla Giunta, e non è stata ancora trasmessa ai consiglieri comunali né a Idra). La conoscenza del progetto e le indicazioni correttive da parte dell’Amministrazione pubblica più vicina ai cittadini sarebbero dunque clamorosamente scoperte sul versante della salute pubblica e della protezione ambientale.

Si è inoltre appreso che il gruppo istruttorio istituito dal Sindaco non ha ricevuto, fra i materiali di studio, la relazione istruttoria sullo Studio di Impatto Ambientale redatta dagli organismi tecnici della Regione Toscana: una relazione datata ottobre 1998, trasmessa a Idra lo scorso 5 gennaio, della cui esistenza documento l’Ufficio di Pianificazione si è mostrato all’oscuro. Si tratta di un documento critico puntuale e particolareggiato: 67 pagine fitte di rilievi seri, articolati e argomentati a carico del progetto Italferr. Idra si riserva di trasmetterlo in copia nelle prossime ore al Sindaco di Firenze.

Mario Primicerio non ha fornito al gruppo di lavoro istruttorio neppure la notizia dell’offerta di collaborazione pervenuta dall’Università di Firenze per un monitoraggio biologico, preventivo e in corso d’opera, dei danni da inquinamento atmosferico legati ai lavori di cantierizzazione per l’Alta Velocità, suggerito su un campione di popolazione interessata dai cantieri. Idra ha reiterato nei giorni scorsi al Sindaco la proposta, dopo essersene fatta latrice già lo scorso 27 ottobre ’98. Il 26 novembre il prof. Massimo Gulisano, ordinario al Dipartimento di Anatomia umana e Istologia del Policlinico di Careggi, ha persino illustrato i contenuti della proposta alla Sesta Commissione Consiliare (Servizi Socio-Sanitari). Ma l’offerta è rimasta sin qui ignorata da una Amministrazione che minaccia di lasciare esposta a rischi incontrollati una parte consistente della popolazione.

E’ stato inoltre verificato che anche il progetto definitivo (non solo quello di massima) dei tunnel TAV prevede il sottopasso del bastione lato Lavagnini della Fortezza (oltre a quello lato Stazione), contro le previsioni dell’ultimo atto ufficiale siglato fra Amministrazioni locali, FS, TAV e Ministero (Atto aggiuntivo al protocollo d’intesa, 28 gennaio ’98), che contemplava una soluzione meno coinvolgente. Ricordiamo che fra gli edifici presenti nell’elenco di quelli soggetti a differenti classi di rischio, la Fortezza riporta fra gli indici più alti di vulnerabilità.

Della "galleria del vento" all’Osmannoro, ipotizzata a ridosso della comunità di Brozzi e degli stagni ‘europei’ di Gaine nonostante il pesante impatto ambientale previsto, non è ancora depositato in Comune neppure il progetto. Si tratta, anche in questo caso, di un argomento centrale della prossima conferenza di servizi convocata per il 3 marzo: quali garanzie sono fornite alla città circa le conseguenze delle decisioni irrevocabili che verranno assunte in quella sede, in tempi così stretti?

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