Associazione di volontariato Idra

Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it

web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html

 

COMUNICATO STAMPA            Firenze, 23.2.’06

 

TAV: UNA BELLA INCHIESTA SULLA GALLERIA PROIBITA, DETTA ANCHE “LA GALLERIA INFINITA”....

 

IDRA SCRIVE A PAOLO RUMIZ: DOPO LE DUE PAGINE NAZIONALI DI SPOT PRO TAV A NOVEMBRE, VENGA A FARE UN’INCHIESTA COME SI DEVE SULLA GALLERIA “FIRENZUOLA” IN DEMOLIZIONE E IN RICOSTRUZIONE, E SUI 60 KM DI TUNNEL MONOTUBO FRA FIRENZE E BOLOGNA PRIVI DELLA GALLERIA PARALLELA DI SOCCORSO!

 

 

“Siete implacabili e indomiti. Ci rivedremo. Da gennaio”. Così aveva risposto Paolo Rumiz a Idra che lo incalzava – un comunicato dietro l’altro – dopo che lo scrittore e giornalista triestino aveva riempito con una colata di inchiostro pro-TAV, lo scorso novembre, due pagine intere delle cronache nazionali di un quotidiano di ampia diffusione (la Repubblica): “un capolavoro italiano” aveva definito Rumiz la tratta-colabrodo...

Idra aveva replicato con una prima lettera, e successivamente con una seconda, che la Repubblica riportò in piccola parte, più tardi, nella rubrica riservata alle opinioni dei lettori.

Da allora Idra ha continuato a scrivere a Rumiz informandolo sugli altri versanti – non pubblicitari – della vicenda TAV fra Bologna e Firenze. Lo scrittore triestino ha preso atto della fondatezza delle critiche e ha accolto la proposta di fare con Idra un altro tipo di visita, non oleografica e non celebrativa, ma dal lato dei fatti, della verità delle cose.

Adesso più che mai è il momento, sostiene Idra nella lettera che ha inviato ieri a Rumiz. Inutilmente l’associazione indipendente fiorentina ha proposto nelle ultime settimane alla TAV SpA un sopralluogo guidato dai suoi tecnici nella galleria “proibita” di Firenzuola, che si sta demolendo e ricostruendo ancor prima di appoggiarci sopra i binari. La richiesta è stata respinta al mittente.

Forse proprio perché i lavori di realizzazione del tunnel dell’alta velocità fra Firenze e Bologna segnano un ritardo di almeno 5 anni, e come se non bastasse oggi siamo addirittura a dover minare e rifare i rivestimenti definitivi!

Forse proprio perché quei 660 metri di tunnel in demolizione e ricostruzione hanno richiesto finora un anno supplementare di mine e martellone, con nuovi gravi disagi per i cittadini già tartassati da tanti altri anni di cantieri.

Forse proprio perché si teme che il tunnel da ricostruire si allungherà di un altro km, e ci sarà bisogno di chissà quanto altro tempo ancora.

Forse proprio perché, anche quando tutto questo sarà finito, mancheranno ancora ..... 60 km di galleria di soccorso, parallela alla galleria di linea: un “optional” del quale non c’è a oggi neppure il progetto!

Venga dunque adesso Rumiz – propone Idra “a esercitare per cortesia in modo indipendente la propria capacità di osservazione e di denuncia, che in tanti altri casi ha dimostrato di possedere e di saper utilizzare. Soltanto così”, chiude il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio nella sua lettera allo scrittore triestino, “i cittadini del Mugello, impoveriti e offesi da una cantierizzazione che ha fatto fuori risorse ambientali e paesaggistiche, preziose economie valligiane e montane, imponenti fondi erariali, sapranno perdonargli quell’incredibile spot pro TAV – condito di consumata letteratura - calato lo scorso novembre proprio nei giorni caldi della civilissima ed esemplare protesta valsusina”  (“Nei tunnel dove il treno correrà a trecento all'ora”, la Repubblica, 7 novembre 2005).

 

back