Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 23.2.’06
TAV: UNA BELLA INCHIESTA SULLA GALLERIA PROIBITA, DETTA ANCHE “LA
GALLERIA INFINITA”....
IDRA SCRIVE A PAOLO RUMIZ: DOPO LE DUE PAGINE NAZIONALI DI
SPOT PRO TAV A NOVEMBRE, VENGA A FARE UN’INCHIESTA COME SI DEVE SULLA GALLERIA
“FIRENZUOLA” IN DEMOLIZIONE E IN RICOSTRUZIONE, E
SUI 60 KM DI TUNNEL MONOTUBO FRA FIRENZE E BOLOGNA PRIVI DELLA GALLERIA PARALLELA DI SOCCORSO!
“Siete implacabili e indomiti. Ci
rivedremo. Da gennaio”. Così aveva risposto Paolo Rumiz a Idra che lo incalzava – un comunicato dietro
l’altro – dopo che lo scrittore e giornalista triestino aveva riempito con una
colata di inchiostro pro-TAV, lo scorso novembre, due pagine intere delle
cronache nazionali di un quotidiano di ampia diffusione (la Repubblica): “un capolavoro italiano” aveva definito
Rumiz la tratta-colabrodo...
Idra aveva
replicato con una prima lettera,
e successivamente con una
seconda, che la Repubblica riportò
in piccola parte, più tardi, nella rubrica riservata alle opinioni dei lettori.
Da allora Idra ha continuato a scrivere a Rumiz informandolo sugli altri
versanti – non pubblicitari – della vicenda TAV fra Bologna e Firenze. Lo
scrittore triestino ha preso atto della fondatezza delle critiche e ha accolto la
proposta di fare con Idra un altro tipo di visita, non oleografica e non
celebrativa, ma dal lato dei fatti, della verità delle cose.
Adesso più che mai è il momento, sostiene Idra
nella lettera che ha inviato ieri a Rumiz. Inutilmente l’associazione
indipendente fiorentina ha proposto nelle ultime settimane alla TAV SpA un
sopralluogo guidato dai suoi tecnici nella galleria “proibita” di Firenzuola,
che si sta demolendo e ricostruendo ancor prima di appoggiarci sopra i binari.
La richiesta è stata respinta al mittente.
Forse proprio perché i lavori di realizzazione del tunnel
dell’alta velocità fra Firenze e Bologna segnano un ritardo di almeno 5 anni,
e come se non bastasse oggi siamo addirittura a dover minare e rifare i
rivestimenti definitivi!
Forse proprio perché quei 660 metri di tunnel in demolizione e
ricostruzione hanno richiesto finora un
anno supplementare di mine e martellone, con nuovi gravi disagi per i
cittadini già tartassati da tanti altri anni di cantieri.
Forse proprio perché si teme che il tunnel da ricostruire si
allungherà di un altro km, e ci sarà bisogno di chissà quanto altro tempo
ancora.
Forse proprio perché, anche quando
tutto questo sarà finito, mancheranno
ancora ..... 60 km di galleria di soccorso, parallela alla galleria di
linea: un “optional” del quale non c’è a oggi neppure
il progetto!
Venga dunque adesso Rumiz – propone Idra – “a
esercitare per cortesia in modo indipendente la propria capacità di
osservazione e di denuncia, che in tanti altri casi ha dimostrato di possedere
e di saper utilizzare. Soltanto
così”, chiude il portavoce di Idra
Girolamo Dell’Olio nella sua lettera allo scrittore triestino, “i cittadini del Mugello, impoveriti e
offesi da una cantierizzazione che ha fatto fuori risorse ambientali e
paesaggistiche, preziose economie valligiane e montane, imponenti fondi
erariali, sapranno perdonargli quell’incredibile spot pro TAV – condito di consumata
letteratura - calato lo scorso novembre proprio nei giorni caldi della civilissima
ed esemplare protesta valsusina” (“Nei tunnel dove il treno correrà a trecento
all'ora”, la Repubblica,
7 novembre 2005).