Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail
idrafir@tin.it; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
LEGGE REGIONALE TOSCANA PER
PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE SCELTE DELLA POLITICA. IDRA È ANDATA ALLA CONSULTAZIONE A
PALAZZO A DIRE: “RISPARMIATECELA!”. PENSAVA DI ESSERE IN NUMEROSA COMPAGNIA...
L’associazione di volontariato fiorentina Idra era stata convocata a Palazzo ieri 22 novembre dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, assieme ad altre nove associazioni, per essere consultata sulla Proposta di legge n. 214 “Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”. La Regione si ripromette di far entrare in vigore la legge il primo gennaio 2008. Il vicepresidente di Idra Pier Luigi Tossani, andato a portare il secco “no” dell’associazione alla proposta di legge, pensava di trovare la Sala degli Affreschi piena di convenuti ma… degli invitati non ha visto nessun altro. Sembra dunque che al momento siano ancora poche le realtà sociali interessate agli input partecipativi proposti dalla Regione.
Un parere negativo,
nel merito e nel metodo, quello di Idra.
Così conclude le osservazioni dell’associazione fiorentina il suo vice
presidente Pier Luigi Tossani, nella nota consegnata ieri al presidente
Nencini: “…la scrivente associazione, dissentendo in toto dalla logica, dalla metodologia e dal
procedimento adottati per maturare la Proposta di legge n. 214, nonché dai
contenuti della Proposta stessa, auspica che codesta Presidenza ne dichiari la
improcedibilità, essendo del tutto evidente che premesse, obiettivi e
strumenti attuativi presentano profili di disomogeneità e incoerenza tali
da minare l’impianto e la credibilità dell’atto stesso”. La legge proposta dalla Regione,
osserva Idra, “istituisce una Autorità regionale per la garanzia e la promozione
della partecipazione nella persona di un “esperto” nominato dal Consiglio
Regionale medesimo [... ]. Tale organo non
farebbe a nostro parere altro che apporre – al termine di un farraginoso
processo burocratico – il “bollino verde” della partecipazione sulle scelte
prese dall’Amministrazione nei modi consueti, come l’iter dell’approvazione del
Piano strutturale del Comune di Firenze – fortemente pubblicizzato come “procedimento partecipativo” – palesemente dimostra”. La partecipazione alle scelte politiche, secondo Idra, non può essere il risultato di una legge che istituisce una
specie di “riserva indiana” in cui i cittadini si troverebbero a recitare una
specie di parodia della
partecipazione.
L’associazione è invece del parere che “…la
democrazia partecipata crescerà effettivamente nella società nella misura in
cui le persone, i cittadini singoli e associati, le famiglie, i corpi intermedi
della società prenderanno coscienza del primato della propria soggettività
politica ed anche, presumibilmente, nella misura in cui sarà loro possibile
fare pratica di sussidiarietà nella libertà di espressione, di valutazione, di
confronto, di scelta e infine di decisione”.
Poco o nulla
però, testimonia l’associazione fiorentina, si è visto fino ad oggi su questo
fronte per iniziativa della Regione Toscana. Al contrario, scrive Tossani, “l’esperienza di
questi anni, fino a quella degli ultimi mesi, è nel nostro caso piuttosto
quella dell’umiliazione e della mortificazione subìte tutte le volte che la
nostra Associazione ha provato – in via informale e in via formale – a mettere
a disposizione dei vertici del governo della cosa pubblica regionale, e non
solo in materia di infrastrutture, il bagaglio di conoscenze indipendenti acquisite
e i suggerimenti operativi che ne derivano”. Vorrà il presidente Nencini
risparmiare ai toscani l’ennesima inutile Authority?
Il testo
integrale delle osservazioni
di Idra è disponibile sul sito web dell’associazione.