Associazione di volontariato Idra

Tel. e fax  055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it; web  http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html

 

COMUNICATO STAMPA     Firenze, 23.11.'07

 

LEGGE REGIONALE TOSCANA PER PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE SCELTE DELLA POLITICA. IDRA È ANDATA ALLA CONSULTAZIONE A PALAZZO A DIRE: “RISPARMIATECELA!”. PENSAVA DI ESSERE IN NUMEROSA COMPAGNIA...

 

L’associazione di volontariato fiorentina Idra era stata convocata a Palazzo ieri 22 novembre dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, assieme ad altre nove associazioni, per essere consultata sulla Proposta di legge n. 214 “Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”. La Regione si ripromette di far entrare in vigore la legge il primo gennaio 2008. Il vicepresidente di Idra Pier Luigi Tossani, andato a portare il secco “no” dell’associazione alla proposta di legge, pensava di trovare la Sala degli Affreschi piena di convenuti ma… degli invitati non ha visto nessun altro. Sembra dunque che al momento siano ancora poche le realtà sociali interessate agli input partecipativi proposti dalla Regione.

Un parere negativo, nel merito e nel metodo, quello di Idra. Così conclude le osservazioni dell’associazione fiorentina il suo vice presidente Pier Luigi Tossani, nella nota consegnata ieri al presidente Nencini: “…la scrivente associazione, dissentendo in toto dalla logica, dalla metodologia e dal procedimento adottati per maturare la Proposta di legge n. 214, nonché dai contenuti della Proposta stessa, auspica che codesta Presidenza ne dichiari la improcedibilità, essendo del tutto evidente che premesse, obiettivi e strumenti attuativi presentano profili di disomogeneità e incoerenza tali da minare l’impianto e la credibilità dell’atto stesso”. La legge proposta dalla Regione, osserva Idra, “istituisce una Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione nella persona di un “esperto” nominato dal Consiglio Regionale medesimo [... ]. Tale organo non farebbe a nostro parere altro che apporre – al termine di un farraginoso processo burocratico – il “bollino verde” della partecipazione sulle scelte prese dall’Amministrazione nei modi consueti, come l’iter dell’approvazione del Piano strutturale del Comune di Firenze – fortemente pubblicizzato come “procedimento partecipativo” – palesemente dimostra”. La partecipazione alle scelte politiche, secondo Idra, non può essere il risultato di una legge che istituisce una specie di “riserva indiana” in cui i cittadini si troverebbero a recitare una specie di parodia della partecipazione. L’associazione è invece del parere che “…la democrazia partecipata crescerà effettivamente nella società nella misura in cui le persone, i cittadini singoli e associati, le famiglie, i corpi intermedi della società prenderanno coscienza del primato della propria soggettività politica ed anche, presumibilmente, nella misura in cui sarà loro possibile fare pratica di sussidiarietà nella libertà di espressione, di valutazione, di confronto, di scelta e infine di decisione”.

Poco o nulla però, testimonia l’associazione fiorentina, si è visto fino ad oggi su questo fronte per iniziativa della Regione Toscana. Al contrario, scrive Tossani, l’esperienza di questi anni, fino a quella degli ultimi mesi, è nel nostro caso piuttosto quella dell’umiliazione e della mortificazione subìte tutte le volte che la nostra Associazione ha provato – in via informale e in via formale – a mettere a disposizione dei vertici del governo della cosa pubblica regionale, e non solo in materia di infrastrutture, il bagaglio di conoscenze indipendenti acquisite e i suggerimenti operativi che ne derivano”. Vorrà il presidente Nencini risparmiare ai toscani l’ennesima inutile Authority?

Il testo integrale delle osservazioni di Idra è disponibile sul sito web dell’associazione.

 

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