Associazione di volontariato Idra

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

 

totale n. 2 pagine

 

COMUNICATO STAMPA

 

Firenze, 23.11.'00

 

LEGAMBIENTE TOSCANA E ERMETE REALACCI DENUNCIANO IDRA PREANNUNCIANDO QUERELE E UNA RICHIESTA DI 100 MILIONI DI DANNI.

 

DOPO LA "LETTERA APERTA" INVIATA A LEGAMBIENTE DALL'ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO FIORENTINA IN OCCASIONE DELLA VISITA A FIRENZE DOMENICA SCORSA DI ERMETE REALACCI AL SEGUITO DI FRANCESCO RUTELLI PER LA PRIMA CONVENZIONE DEI COMITATI DEL CANDIDATO PREMIER DEL CENTRO-SINISTRA, TONI FORTI E ACCUSE PESANTI NEL COMUNICATO DI LEGAMBIENTE RICEVUTO DALLA REDAZIONE REGIONALE DE "LA NAZIONE".

 

"Abbiamo dato mandato all'avvocato Eraldo Stefani del Foro di Firenze di procedere contro l'associazione IDRA rappresentata dal sig. Girolamo Dell'Olio per diffamazione aggravata contro Legambiente, per le affermazioni contro l'associazione ambientalista e contro il suo presidente nazionale Ermete Realacci, apparse su La Nazione di lunedì 20 novembre 2000 e per altre affermazioni calunniose fatte dal sig. Dell'Olio in altre occasioni pubbliche, in particolare in Mugello, a Firenze e in altre sedi". L'annuncio viene da Legambiente Toscana che aggiunge: "Il sig. Dell'Olio si troverà sotto l'albero di Natale una confezione di querele e/o richieste di risarcimento danni per ogni sua affermazione contro Legambiente che ci è stata segnalata. Lo denunceremo come Legambiente Toscana e lo denuncerà anche Ermete Realacci. In particolare noi e Realacci chiederemo un risarcimento danni di 100 milioni da devolvere alle iniziative contro l'Alta Velocità in Mugello e altrove. Ci risulta che Girolamo Dell'Olio nelle sue esternazioni pubbliche abbia usato gli stesi argomenti diffamatori e gratuiti contro i Verdi, i Democratici, il Wwf e gli Amici della Terra. Costoro farebbero bene a presentargli il conto così come noi ci apprestiamo a fare.

E' veramente incredibile che il Sig. Dell'Olio, sotto la sigla dell'Associazione IDRA possa impunemente continuare a lanciare accuse false e pretestuose contro chi, come Legambiente, è sempre stata contraria all'Alta Velocità ed al modo devastante con cui in Mugello è stata fino oggi realizzata dai suoi costruttori".

 

 

 

Cosa vuole dire effettivamente questo comunicato?, si domanda Idra.

E' noto a tutti infatti l'equilibrio che l'associazione dimostra nelle proprie attività informative, sempre rigorosamente fondate su fatti e documenti oggettivi e verificabili.

Se l'attività informativa di una associazione di volontariato sui danni e gli sprechi della mano pubblica nella politica dei trasporti produce reazioni così sproporzionate, non nelle FS o in TAV o in CAVET o nella Società Autostrade, ma nella Legambiente e nel suo presidente nazionale, sostenitore attivo del candidato premier del centro-sinistra Francesco Rutelli, allora è forse proprio l'informazione che dà fastidio?

Lasciano perplessi inoltre il tono aggressivo e i riferimenti personali poco urbani e manifestamente gratuiti.

Anche le informazioni fornite nella Lettera aperta a Legambiente sono, come è costume di Idra, serie e oggettive, oltre che prive di qualsiasi contenuto offensivo nei confronti di chicchessia: il rispetto della verità e il valore della giustizia sono infatti i principali riferimenti normativi dell'associazione fiorentina. Idra sarà in grado di fornire ogni opportuna documentazione delle proprie affermazioni, quindi, laddove fosse chiamata a risponderne.

Idra continuerà inoltre a esercitare tranquillamente il proprio diritto-dovere di critica costruttiva alla politica dei trasporti del governo, e a promuovere contemporaneamente la cultura dell'etica della spesa pubblica.

Apprendiamo con piacere che Legambiente sarebbe intenzionata a devolvere i 100 milioni chiesti come "risarcimento" proprio nelle iniziative contro i progetti di Alta velocità. Ma non possiamo aiutarla. Non abbiamo vinto nessuna lotteria infatti, e persino il budget totale da noi utilizzato negli ultimi sei anni è stato molto inferiore a quella cifra. Non cerchiamo e non accettiamo denaro pubblico né sponsor commerciali. Le poche risorse che siamo in grado di mettere insieme con i contributi dei singoli cittadini e dei volontari ci sono appena sufficienti a svolgere iniziative da sempre indirizzate, Legambiente vorrà concedere, proprio contro quei progetti faraonici che, messi a punti nell'"era Necci" e ben al riparo dalle stesse normative europee, sono oggi in corso di attuazione col corollario di così tanti paventati danni ambientali, sociali e erariali.

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