Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della
Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE
Tel. e fax 055.233.76.65; Tel. 055.44.91.309; Tel. e
fax 055.41.04.24
e-mail: idrafir@tin.it; internet: www.dadacasa.com/idra; www.comune.firenze.it (Spazio
Associazioni)
per il sostegno
: conto corrente postale n. 26619502, intestato all'Associazione di
volontariato Idra, Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE
aderente ad Alternativa ai progetti TAV -
Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni
totale n. 2 pagine
COMUNICATO STAMPA
Firenze, 23.11.'00
LEGAMBIENTE TOSCANA E ERMETE
REALACCI DENUNCIANO IDRA PREANNUNCIANDO QUERELE E UNA RICHIESTA DI 100
MILIONI DI DANNI.
DOPO LA "LETTERA
APERTA" INVIATA A LEGAMBIENTE DALL'ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO
FIORENTINA IN OCCASIONE DELLA VISITA A FIRENZE DOMENICA SCORSA DI ERMETE
REALACCI AL SEGUITO DI FRANCESCO RUTELLI PER LA PRIMA CONVENZIONE DEI COMITATI
DEL CANDIDATO PREMIER DEL CENTRO-SINISTRA, TONI FORTI E ACCUSE PESANTI NEL
COMUNICATO DI LEGAMBIENTE RICEVUTO DALLA REDAZIONE REGIONALE DE "LA
NAZIONE".
"Abbiamo dato mandato
all'avvocato Eraldo Stefani del Foro di Firenze di procedere contro
l'associazione IDRA rappresentata dal sig. Girolamo Dell'Olio per diffamazione
aggravata contro Legambiente, per le affermazioni contro l'associazione
ambientalista e contro il suo presidente nazionale Ermete Realacci, apparse su
La Nazione di lunedì 20 novembre 2000 e per altre affermazioni calunniose fatte
dal sig. Dell'Olio in altre occasioni pubbliche, in particolare in Mugello, a
Firenze e in altre sedi". L'annuncio viene da Legambiente Toscana che aggiunge: "Il
sig. Dell'Olio si troverà sotto l'albero di Natale una confezione di querele
e/o richieste di risarcimento danni per ogni sua affermazione contro
Legambiente che ci è stata segnalata. Lo denunceremo come Legambiente Toscana e
lo denuncerà anche Ermete Realacci. In particolare noi e Realacci chiederemo un
risarcimento danni di 100 milioni da devolvere alle iniziative contro l'Alta
Velocità in Mugello e altrove. Ci risulta che Girolamo Dell'Olio nelle sue
esternazioni pubbliche abbia usato gli stesi argomenti diffamatori e gratuiti
contro i Verdi, i Democratici, il Wwf e gli Amici della Terra. Costoro farebbero
bene a presentargli il conto così come noi ci apprestiamo a fare.
E' veramente incredibile che il
Sig. Dell'Olio, sotto la sigla dell'Associazione IDRA possa impunemente
continuare a lanciare accuse false e pretestuose contro chi, come Legambiente, è
sempre stata contraria all'Alta Velocità ed al modo devastante con cui in
Mugello è stata fino oggi realizzata dai suoi costruttori".
|
Cosa vuole dire effettivamente
questo comunicato?, si domanda Idra.
E' noto a tutti infatti
l'equilibrio che l'associazione dimostra nelle proprie attività informative,
sempre rigorosamente fondate su fatti e documenti oggettivi e verificabili.
Se l'attività informativa di una
associazione di volontariato sui danni e gli sprechi della mano pubblica nella
politica dei trasporti produce reazioni così sproporzionate, non nelle FS o in
TAV o in CAVET o nella Società Autostrade, ma nella Legambiente e nel suo
presidente nazionale, sostenitore attivo del candidato premier del
centro-sinistra Francesco Rutelli, allora è forse proprio l'informazione che
dà fastidio?
Lasciano perplessi inoltre il tono
aggressivo e i riferimenti personali poco urbani e manifestamente gratuiti.
Anche le informazioni fornite
nella Lettera aperta a Legambiente sono, come è costume di Idra,
serie e oggettive, oltre che prive di qualsiasi contenuto offensivo nei
confronti di chicchessia: il rispetto della verità e il valore della giustizia
sono infatti i principali riferimenti normativi dell'associazione fiorentina. Idra
sarà in grado di fornire ogni opportuna documentazione delle proprie
affermazioni, quindi, laddove fosse chiamata a risponderne.
Idra continuerà inoltre a esercitare
tranquillamente il proprio diritto-dovere di critica costruttiva alla politica
dei trasporti del governo, e a promuovere contemporaneamente la cultura
dell'etica della spesa pubblica.
Apprendiamo con piacere che Legambiente
sarebbe intenzionata a devolvere i 100 milioni chiesti come
"risarcimento" proprio nelle iniziative contro i progetti di Alta
velocità. Ma non possiamo aiutarla. Non abbiamo vinto nessuna lotteria infatti,
e persino il budget totale da noi utilizzato negli ultimi sei anni è stato
molto inferiore a quella cifra. Non cerchiamo e non accettiamo denaro pubblico
né sponsor commerciali. Le poche risorse che siamo in grado di mettere insieme
con i contributi dei singoli cittadini e dei volontari ci sono appena
sufficienti a svolgere iniziative da sempre indirizzate, Legambiente
vorrà concedere, proprio contro quei progetti faraonici che, messi a punti
nell'"era Necci" e ben al riparo dalle stesse normative europee, sono
oggi in corso di attuazione col corollario di così tanti paventati danni
ambientali, sociali e erariali.