Associazione di volontariato Idra

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Firenze, 23.10.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

Le pulci al nuovo progetto TAV di Firenze. Terza puntata.

 

3.

Lą dove il Ministero dell'Ambiente ha prescritto tutele e garanzie,

la giunta di Firenze aggiunge rischio al rischio:

invece di proteggerci dalle future alluvioni,

promuove nuove occasioni di danno idrogeologico alla cittą!

 

Intorno all'ultima edizione della stazione Belfiore Macelli, da costruire sotto il Mugnone, aumentano i progetti di gruvierizzazione del sottosuolo della cittą. Non basterą lo "scolmatore" di traffico sotterraneo Strozzi-Panciatichi. L'ultimo progetto presentato da Comune, TAV e Italferr prevede l'interramento di parte del Viale Redi, a ridosso del torrente Mugnone e del sarcofago Belfiore Macelli.

A causa dei vincoli mantenuti dal Ministero dei Beni Culturali, che non permettono l'allargamento di Viale Redi, sarą necessario - ha ammesso l'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi - interrare le corsie di Viale Redi in uscita verso nord ovest e costruire un nuovo ponte sul Mugnone.

Una "soluzione" adottata "per forza di cose", secondo i progettisti Italferr.

Questa "soluzione" cozza tuttavia con le valutazioni del Ministero dell'Ambiente, che considerava gią il progetto precedente abbastanza pericoloso, ponendo prescrizioni severe in Conferenza di Servizi.

Leggiamo testualmente dalla Relazione istruttoria della Commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente (gruppo istruttore composto dall'arch. Giovanna Borzi, assistente di linea, dal prof. Vittorio Amadio, dal dott. Carlo Giacomini, dall'arch. Luciana Polizzy e dal dott. Mario Zambrini, referente) sul progetto di penetrazione urbana AV di Firenze.

Le simulazioni condotte per il progetto esecutivo "hanno consentito di individuare le seguenti situazioni di criticitą:

I tecnici del Ministero aggiungono che secondo la relazione contenuta nel progetto esecutivo "le misure mitigatorie ipotizzate nel modello risultano abbattere del 75-80% l'impatto, riducendo gli innalzamenti e gli abbassamenti entro valori di entitą confrontabile con l'escursione stagionale e pluriennale, quale risulta dalle registrazioni trentennali dei livelli di falda".

Quali sono le conclusioni che ne ricava il Ministero dell'Ambiente?

"Si ritiene che una riduzione degli innalzamenti ed abbassamenti entro valori analoghi a quelli delle oscillazioni della falda non sia sufficiente a garantire che tali modifiche del livello piezometrico, sommate alle oscillazioni stagionali, non eccedano i valori massimi storici osservati di oscillazione della falda, determinando l'istaurarsi di condizioni completamente diverse. Una depressurizzazione degli acquiferi a valle della galleria, che superi i valori massimi raggiunti, potrebbe produrre effetti di compattazione degli strati e quindi di subsidenza".

Da qui le prescrizioni poste in chiusura della Conferenza di Servizi, il 3 marzo '99, dal Direttore Generale del Servizio VIA, prof.ssa Maria Rosa Vittadini:

Cosa fa invece la giunta di Firenze?

Complica le cose.

Aggiunge allo "scolmatore" Strozzi-Panciatichi il tunnel di Viale Redi nel gruviera Belfiore-Macelli.

Nonostante che lo stesso Studio di Impatto Ambientale dei progettisti chiarisca, a proposito del Mugnone, che "le condizioni idrogeologiche del bacino sono favorevoli alla formazione di elevate punte di piena", e che anche "il Terzolle (...) desta preoccupazione in quanto le sue esondazioni possono spingersi fino alla vicina zona "Macelli" le cui quote sono generalmente inferiori a quelle dell'abitato circostante"!

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