Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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Firenze, 22.9.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

UN SOLO GIORNO SENZ'AUTO? NO, GRAZIE!

 

Oggi noi NON CI SAREMO. E invitiamo gli ecologisti di Firenze a fare altrettanto. Non partecipiamo a questa giornata-facciata. Non caschiamo nella trappola delle telecamere di Palazzo. Rifiutiamoci di sfilare sotto le bandiere di chi ci chiama per un giorno a una iniziativa spettacolo falsa e bugiarda, e per 364 giorni all'anno distrugge salute, ambiente e territorio, aggiungendo asfalto al cemento, cemento all'asfalto. La città non è più dei suoi abitanti: abbiamo davanti a noi solo cantieri di scavo e di asfissia. I nuovi progetti di viabilità approvati portano fin dentro il cuore di Firenze altro traffico su gomma (la quattro corsie Redi-Panciatichi; il sottopasso Giuliani-Panciatichi; l'allargamento di Viale Belfiore; ecc.). Subito fuori porta, incombono i cantieri per la terza corsia autostradale. SIAMO PAZZI. E per almeno 10 anni ruspe e betoniere fra Castello, viale Belfiore e Campo di Marte, e tutta la morsa di camion carichi di terra estratta per l'Alta Velocità, e di materiali da costruzione per la TAV e la terza corsia, che si stringerà sulla viabilità cittadina. Altro che giratine in bicicletta!

Perché la classe dirigente fiorentina, così attivista nel proporci una giornata tinta di verde, non promuove anche per un solo giorno IL BLOCCO DEI CAMION DELLA TAV sulla viabilità dell'area metropolitana? Quei camion che già rendono impossibile la vita a Sesto Fiorentino. Perché non chiede LA SOSPENSIONE DEI VOLI SU PERETOLA? Perché non mette il dito, almeno per un giorno, sui nodi critici strategici della vivibilità?

Il problema dei trasporti non si risolve con una giornata di facciata. Ci vuol altro. Ci vuole il coraggio di dare attuazione nei fatti alle priorità declamate nei programmi: investimenti nei trasporti pubblici, innanzitutto su ferro, e intermodalità, nell'intera area metropolitana. A partire dalle tariffe, dalla decenza e dalla frequenza dei servizi, dall'organizzazione di una rete metropolitana leggera. Cioè il contrario di quello che si sta facendo. E infatti bisognerà aspettare il 2008, secondo la Regione. Ma il 2008, di questo passo, sarà persino troppo presto. Se sarà mai sopravvissuto, a quella data, un residuo di servizio pubblico su rotaia per studenti, lavoratori e visitatori.

 

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