Associazione di volontariato Idra

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

 

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 22.11.'00

 

UNA PETIZIONE SI AGGIRA PER I CANTIERI TAV…..

GIÀ 600 FIRME RACCOLTE PER CHIEDERE

CHE IL SINDACATO SIA PIÙ VICINO AI LAVORATORI,

PIÙ COMBATTIVO, PIÙ COERENTE E PIÙ AUTONOMO.

Non demordono i "forzati del Terzo Millennio" del tunnel dell'Alta velocità, che protestano da mesi, inascoltati, contro il lavoro a ciclo continuo, la perdita di dignità e l'isolamento subìti nelle regioni italiane di più antica tradizione sociale, Emilia e Toscana.

Il modello di relazioni sindacali in corso di sperimentazione nei cantieri TAV non deve far scuola! I minatori dei cantieri CAVET non pensano solo a se stessi ma anche ai lavoratori più giovani che nel tempo affluiranno nei cantieri. Gli operai dei cantieri TAV non intendono ingoiare orari e condizioni di lavoro che assomigliano a "una condanna a vita per noi e per i nostri figli". Con la loro lotta intendono esplicitamente "impedire che tra i lavoratori prevalgano frustrazione, rassegnazione e abbandono".

Nella petizione-appello (testo integrale sul sito di Idra, alla voce "Documenti") le maestranze elencano una lunga catena di domande a proposito delle condizioni quotidiane e permanenti di sofferenza cui sono costretti a sottostare. Così recitano alcuni passaggi del testo del documento diffuso nei cantieri:

Alla petizione, che i delegati del cantiere del Carlone hanno promosso tra i lavoratori dell'Alta Velocità, hanno già aderito 600 lavoratori di Carlone, Sesto Fiorentino, Scarperia e Pianoro (Bologna), nonostante le grandi difficoltà di contatto e relazione fra i cantieri disseminati fra Firenze e Bologna, sia per i turni e gli orari così pesanti, sia per l'atteggiamento non favorevole dei sindacati. Idra appoggia le rivendicazioni dei lavoratori dei cantieri CAVET, e auspica che associazioni di categoria e istituzioni non continuino a lasciare senza adeguata tutela proprio le fasce più deboli e vulnerabili del mondo del lavoro, per giunta in un settore - quello edile - così delicato sotto il profilo della sicurezza e della salute.

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