Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
LA TRAMVIA DI FIRENZE È TALMENTE PROGRESSISTA E DEMOCRATICA ...
... CHE IL VICESINDACO NON HA ANCORA CONVOCATO L’ASSEMBLEA INFORMATIVA PROMESSA A AGOSTO!
NUOVI TAGLI DI ALBERI, VISTOSA RISAGOMATURA DEL TORRENTE MUGNONE,
TRE ANNI DI LAVORI IN PIENA CITTÀ: VIETATO PARLARNE IN PUBBLICO?
IL COMUNE DECIDE MA NON SI CONFRONTA.
Un’assemblea
informativa per illustrare tutta l'evoluzione tecnica dei progetti della
linea 2 e della linea 3 della tramvia? Già a luglio 2007 l'Ufficio Progettazione
Tramvie del Comune di Firenze si era dichiarato disponibile, rispondendo all’associazione
indipendente Idra che lo sollecitava
in questa direzione.
Idra ne aveva subito informato il sindaco di Firenze, il
vicesindaco, gli assessori all’Urbanistica, alla Partecipazione democratica,
alla Sanità e all’Ambiente, e la presidente del Quartiere 5. A tutti Idra aveva chiesto – in via formale – che si arrivasse a “incontri pubblici nel quartiere, con il supporto della documentazione necessaria a illustrare i
progetti, l’opportuna informazione e anche qui, secondo gli indirizzi più volte
annunciati dall’Assessore alla Partecipazione, a un processo che veda il
coinvolgimento della popolazione nelle scelte, e non solo a posteriori, ovvero
a scelte già fatte e su dettagli minori”.
Lo scorso
agosto il vicesindaco Giuseppe Matulli promise a Idra che al rientro dalle vacanze estive avrebbe soddisfatto la
richiesta di un’assemblea informativa.
Ancora oggi
però - e siamo a gennaio 2008 - nessuna risposta, nessuna iniziativa!
A Firenze
dunque non si riescono a fare neppure banali incontri informativi che permettano
il dibattito e il confronto. E’ un segno di trasparenza? Di democrazia?
La cittadinanza non ha diritto, se non di partecipare
alle scelte là dove l’Amministrazione le ha blindate
sotto forma di “capisaldi strategici”, almeno di conoscere e discutere gli
impatti temporanei e definitivi con cui è chiamata a convivere per la “messa in
sicurezza” del Mugnone e per le tramvie (l’esperienza dell’infinita linea 1 non essendo certo delle più
esaltanti)?
L’associazione
indipendente Idra l’ha denunciato lo
scorso luglio: fra Novoli e i Macelli, in Via Gordigiani e Via Buonsignori,
sono in programma lungo il torrente Mugnone tagli di alberi adulti in apparenza
sanissimi, dal ponte all’Asse fino al ponte di Via Mariti. Si tratta – sembra - di un ennesimo
intervento di “modernizzazione” della città, legato alla cosiddetta “messa in
sicurezza” del Mugnone a beneficio della futuribile stazione “subacquea”
dell’Alta Velocità , e funzionale anche alla linea 2 della tramvia, che
dovrebbe transitare sull’argine del torrente.
Il progetto, la cui attuazione durerà complessivamente 960 giorni e
coinvolgerà il tessuto urbano – già tormentato da decine di altri cantieri – dai Macelli fino al ponte dell’Indiano,
è stato licenziato dalla giunta del Comune di Firenze l’11 agosto scorso, senza Valutazione di Impatto Ambientale,
una circostanza che Idra ha
contestato, ottenendo in merito l’intervento del
Difensore civico della Regione Toscana. Intervento rimasto peraltro fin qui
– a quanto risulta all’associazione - senza esito.
Nel caso del progetto di adeguamento
idraulico del Mugnone non possono essere accampate peraltro neppure circostanze
di pretesa necessità e urgenza. L’intervento è programmato per mettere “in
sicurezza” una stazione ferroviaria – quella per l’Alta Velocità, progettata
accanto al subalveo del torrente – ancora del tutto ipotetica. E non servirà se
prima non sarà stata eliminata la strozzatura a monte, che nel ’92 determinò
l’esondazione del Mugnone nel quartiere del Romito. Per ottenere questo
risultato è necessario, secondo i progettisti, realizzare il cosiddetto “bypass
idraulico” sotto l’attuale rilevato ferroviario. Ora, però, né la stazione né il bypass – per quanto ci
risulta - sono a oggi finanziati né realizzati: sono inseriti infatti nelle
opere del cosiddetto “lotto 2” dell’appalto Alta Velocità, per le quali il
bando di gara prevede che non si realizzano se il finanziamento dell’intera
linea AV risulterà insufficiente. Attuare solo l’intervento a valle senza
quelli a monte sarebbe pertanto come mettere il carro davanti ai buoi. Idra teme che la spesa possa risultare
non giustificata, e richiama un altro precedente, il
“corridoio attrezzato” fra Rifredi e via Circondaria, realizzato prima che
sia stata accertata la fattibilità del progetto a cui l’intervento è funzionalmente
legato.
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Gli alberi davanti al Liceo
scientifico Da Vinci, destinati a scomparire
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Il Mugnone da Ponte all'Asse
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Il Mugnone fra gli alberi di Via
Gordigiani e Viale Redi
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Messa in sicurezza Mugnone, tavola
di progetto Via Gordigiani