Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 21.9.’09
Idra incontra RFI: il progetto di
sottoattraversamento TAV di Firenze e le complicazioni nel sottoattraversamento
a Bologna.
Mercoledì 23 settembre l’atteso primo incontro fra
RFI e Idra sul progetto di
sottoattraversamento TAV di Firenze.
L’associazione ecologista fiorentina lo aveva richiesto oltre
un anno fa: ad accordarlo adesso è stato il
nuovo referente di progetto per i nodi ferroviari TAV di Bologna e di
Firenze, l’ing. Francesco Bocchimuzzo, subentrato all’ing. Marco Rettighieri
questa estate.
Molti gli
argomenti in agenda, a partire dal deficit
di informazione. Dopo oltre dieci anni dall’approvazione del progetto di
sottoattraversamento, infatti, la cittadinanza conosce a stento alcuni dettagli
di un progetto preliminare in buona parte superato. La stazione Foster, in particolare, ha
ben poco a che vedere con la precedente ipotesi di stazione Zevi, per la quale
era stato chiesto il parere dei cittadini e si era aperto un procedimento di valutazione di impatto
ambientale, negato invece per la nuova stazione.
Buio
totale per i cittadini anche sul progetto
esecutivo del doppio tunnel, da mesi al vaglio
dell’Osservatorio Ambientale.
Idra
confida di contribuire quindi a colmare – attraverso questo e i prossimi
appuntamenti con Rete Ferroviaria Italiana - almeno alcune delle gravi lacune
che il progetto accusa in termini di trasparenza anche per la palese inefficienza delle istituzioni
pubbliche locali e i ritardi
organizzativi dell’Osservatorio Ambientale.
Questi alcuni dei principali temi sui quali Idra chiederà ogni possibile chiarimento:
·
la
natura delle sorprese idrogeologiche
registrate nel sottoattraversamento TAV di Bologna, le cause dei gravi
ritardi (almeno tre anni di cantierizzazione nel centro della città) e i rimedi
ai dissesti a carico delle abitazioni colpite, i risarcimenti ai cittadini
evacuati e agli assai più numerosi cittadini esposti allo stress quotidiano,
diurno e notturno, all’inquinamento chimico e acustico;
·
il
piano di lavori per la messa in sicurezza dei torrenti Mugnone e Terzolle, e per la
cantierizzazione dell’area ex Macelli e
ex Mercato del bestiame (che prevede l’abbattimento di ben 163 alberi,
almeno tre dei quali già abbattuti la scorsa settimana);
·
il
cronoprogramma
aggiornato dell’opera di stazione e sottoattraversamento di Firenze,
intervento per intervento, e l’ordine di grandezza dei costi aggiuntivi che potranno derivare dagli adeguamenti richiesti
nella formulazione definitiva del progetto esecutivo;
·
i dati,
la metodologia di indagine, i siti, la frequenza e la rappresentatività dei
sondaggi, le misure
studiate per fronteggiare eventuali emergenze - o particolari occorrenze (come,
ad esempio, il possibile intasamento dei sifoni) - nel corso dei lavori e del
pluridecennale compito di manutenzione necessaria a minimizzare gi effetti
comunque attesi negli equilibri della falda;
·
le
metodologie di scavo, il grado di
avanzamento delle verifiche attuate
sulla accettabilità delle conseguenze degli scavi nell’ambiente urbano di
Firenze, previsti sotto numerosi edifici residenziali e alcuni importanti manufatti storici, e sull’effetto-diga che il
doppio tunnel e le profonde paratie impermeabili produrranno nell’intero
comparto urbano;
·
la
fascia di
monitoraggio e di applicazione delle tutele risarcitorie a beneficio degli edifici che si trovano sulla
verticale dei tunnel e nell’area suscettibile di ricevere danni dagli scavi;
·
i
programmi di trasporto dei materiali da
costruzione e dello smarino, e quelli di utilizzazione della
viabilità urbana e del ‘corridoio attrezzato’
nell’ipotesi che il sottoattraversamento venga cantierizzato;
·
le
misure di salvaguardia adottate per
la tutela della salute della popolazione, in particolare delle comunità
maggiormente sensibili (scuole per l’infanzia,
primarie, medie e superiori);
·
l’organizzazione
dell’apparato della prevenzione e della
sicurezza nel nodo fiorentino in caso di alluvione, incidente o attentato
(viabilità e tempi di percorrenza programmati e verificati
per la copertura totale della linea del soccorso, dotazioni in termini di
personale qualificato e strutture);
·
i
modelli di esercizio della linea TAV,
sia in relazione agli effetti sul trasporto
locale (ad esempio, sui servizi regionali dal Valdarno e verso Bologna),
sia in relazione al trasporto merci, annunciato come strategico negli
anni scorsi, ma che l’ad di FS SpA Mauro Moretti sembra escludere, tenuto conto
delle esigenze di manutenzione notturna della linea e delle velocità diverse (e
incompatibili) dei convogli veloci passeggeri e merci negli orari diurni.
Idra
comunicherà i risultati di questo primo incontro in una conferenza stampa sabato 26 mattina, alle ore 11, al Gran Caffè Giubbe
Rosse, in Piazza della Repubblica.
L’appuntamento
sarà anche l’occasione per fare il punto sull’indagine che l’associazione Idra sta realizzando in merito ai parametri
di sicurezza della galleria TAV fra Firenze e
Bologna, la cui entrata in esercizio è prevista per il prossimo 13
dicembre.