Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro
Regionale del Volontariato della Toscana
per la promozione e
la tutela del patrimonio ambientale e culturale
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COMUNICATO STAMPA
Firenze, 21.7.’05
PENDOLARI E MERCI SU FERROVIA:
INDIETRO TUTTA!
I disagi scandalosi ai quali sono sottoposti i pendolari della nostra
regione (dalla Firenze-Pisa alla Faentina) e di tutta Italia non sono un frutto
del caso.
L’associazione Idra si batte da anni contro gli sprechi del denaro pubblico gettato nei cattivi progetti, faraonici
e socialmente inutili, di Alta Velocità ferroviaria, che drenano direttamente risorse
ambientali (inquinando, tagliando le falde idriche, interferendo col “paesaggio
più commovente del mondo”, come lo definiva lo storico Fernand Braudel) e caricano
sull’erario – oltre a lievitazioni vistose dei costi annunciati in
partenza - anche le conseguenze dei danni provocati
(come nel caso del cosiddetto “ripristino ambientale” sulla tratta appenninica
Firenze-Bologna, pagato con altro denaro pubblico).
Un secondo effetto naturale della sciagurata politica di
investimenti in infrastrutture sbagliate (TAV, nuove autostrade e “bretelle”,
ponte di Messina), perseguita da questo governo e in buona parte da quelli che
l’hanno preceduto, è la diminuzione del
trasporto merci su rotaia (denunciata anche nell’ultimo rapporto che i
sindacati avrebbero ricevuto da Trenitalia), la dismissione degli scali merci e l’incremento del già spaventoso primato italiano del trasporto merci su
tir.
La TAV fa male ai pendolari, perché sottrae le risorse necessarie (in un contesto di crescente
scarsità) al potenziamento e alla qualificazione del trasporto metropolitano su
ferro (ricetta-base per uscire dal circolo vizioso auto – strade – smog - parcheggi
- nuove auto - nuove strade – nuovo smog - nuovi parcheggi che avvelena l’aria
e la qualità della vita urbana).
Il progetto TAV fra Firenze e Bologna fa male al trasporto merci, perché anche qui drena risorse (è
ancora da dimostrare la compatibilità dei convogli ad Alta Velocità per passeggeri
coi convogli per le merci sulla stessa linea). Risulta invece felicemente sposato con la Variante di Valico, la terza
corsia A1 e tutte le bretelle immaginabili fra Incisa, Firenzuola e Barberino.
I comitati per la difesa dei pendolari dovrebbero cominciare a
considerare con attenzione i collegamenti che ci sono fra le loro pene quotidiane
e le scelte economiche e politiche perseguite dalle amministrazioni locali e
centrali in fatto di ferrovie.
Idra da sempre lotta anche e soprattutto per loro, e per un’Italia sempre
meno tir-dipendente.
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Il trenino a trazione (ancora) diesel della ferrovia
Faentina