Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

Tel. e fax 055.233.76.65; Tel. 055.44.91.309; Tel. e fax 055.41.04.24

e-mail: idrafir@tin.it; internet: www.comune.firenze.it (Spazio Associazioni); www.dadacasa.com/idra

per il sostegno : conto corrente postale n. 26619502, intestato all'Associazione di volontariato Idra, Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

21.7.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

"FINORA IL SINDACATO NON HA BATTUTO CIGLIO: A NOME DEI POVERI, CHIEDIAMO AIUTO A LEI". L'ACCORATO APPELLO DEGLI OPERAI CAVET DEL CARLONE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE SU SALUTE E SICUREZZA, MENTRE LA REGIONE SI AVVIA AL CONSIGLIO SULLA TAV.

EDILI E FERROVIERI A PALAZZO PANCIATICHI INSIEME A IDRA, E LUNEDÌ 24 A RICEVERE LAVORATORI E CITTADINI SARÀ NINO FROSINI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ISTITUITA SU LAVORO E SICUREZZA.

La delegazione di operai del CAVET ascoltata mercoledì 19 nell'ambito della seconda audizione concessa a Idra era guidata da Pietro Mirabelli, delegato FILLEA CGIL, che ha esposto i principali motivi dei gravi disagi fisici e psicologici avvertiti dai lavoratori impegnati nella costruzione del tunnel TAV. Mirabelli ha ricordato che il principale traguardo rivendicativo delle maestranze è, dal momento della sua elezione a delegato nell'ottobre del '99, l'abbattimento del ciclo continuo. Un obiettivo ancora più sentito dopo la morte di in giovanissimo operaio calabrese, Pasqualino Costanzo, lo scorso gennaio, per un incidente in galleria. Che sicurezza può esserci con 48 ore di lavoro alla settimana?, si è chiesto Mirabelli. E perché ci si ostina a imporre una turnazione che fa male ai lavoratori, e consente di avere soltanto ogni 21 giorni 3 giorni di riposo consecutivi, gran parte dei quali si trascorre nel lungo viaggio per raggiungere le famiglie, lontane anche 900 km? Al Carlone, è stato riferito, ci sono 230 operai calabresi, valtellinesi, abruzzesi, pugliesi, campani: ma gli accordi del '95, firmati prima ancora che l'opera fosse avviata, non hanno tenuto conto delle loro esigenze. Eppure chi li ha firmati sapeva benissimo da quali parti d'Italia veniva la manodopera: non certo dal centro di Milano o di Firenze. "Io vengo dalla provincia di Crotone, dalla regione più povera d'Italia, dove mancano aule, scuole, strade e ferrovie. Dove mancano persino i campi sportivi", ha detto Pietro Mirabelli. Qui fra Firenze e Bologna invece piovono i miliardi: quest'opera doveva costarne poco più di 2000 e adesso è già a oltre 6000. Quanto ai danni alla salute, è curioso - ha aggiunto Mirabelli - che si sia parlato delle polveri a proposito delle famiglie che abitano a ridosso degli imbocchi della galleria in costruzione, e nessuno si sia chiesto che cosa respiriamo noi dentro la galleria.

"Abbiamo chiesto aiuto ai sindaci di S. Piero a Sieve (sul cui Comune lavoriamo) e di Vaglia (sul cui Comune dormiamo), ma nessuno ci ha risposto. Nessuno ci ha detto: voglio vedere cosa hanno da dire questi operai!". Eppure, ha fatto notare Idra, gli operai lamentano di avere anche il sonno disturbato, per il continuo traffico di camion che scaricano davanti al loro villaggio mentre dormono, quando dormono, per il turno (può essere diurno o notturno) che loro tocca.

"E' una richiesta civile che io faccio, a nome dei poveri, e ringrazio Lei, presidente Gelli, che unico - insieme a Idra e al cardinale Piovanelli - ci ha dato ascolto. Muova qualche canale, ha chiesto Mirabelli, ci aiuti a portare avanti questa battaglia civile sulla quale il sindacato non ci ha mai ascoltato, non ha mai battuto ciglio. E' una questione di democrazia!"

Da parte sua Ernesto Corradino, del COMU, ha illustrato alcuni dei rischi attesi dopo l'apertura della tratta TAV all'esercizio. In caso di incendi e guasti, che possibilità ci sarà di tirarsi fuori dalle gallerie in una tratta quasi totalmente sotterranea? Non appaiono rassicuranti neppure gli effetti ipnotici che potrebbero essere creati nella marcia in galleria dall'alternanza di luce e buio. Queste problematiche, è stato riferito, si verificheranno sul territorio toscano ben più che in altre zone. Idra ha consegnato inoltre la documentazione sui rischi da elettrosmog segnalati dall'ARPAT in particolare per il personale viaggiante.

Lunedì 24 luglio in agenda un incontro di Idra, lavoratori edili e ferrovieri col presidente della Commissione regionale speciale su lavoro e sicurezza, Nino Frosini.

back