Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

Telefax 055.233.76.65; Tel. 055.44.91.309

e-mail: idrafir@tin.it; internet: www.comune.firenze.it (Spazio Associazioni); www.dadacasa.com/idra

per il sostegno : conto corrente postale n. 26619502, intestato all'Associazione di volontariato Idra, Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

Firenze, 21.6.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

IDRA SCRIVE ALL'OSSERVATORIO AMBIENTALE NAZIONALE

LA SUA SETTIMA LETTERA CON RICHIESTA DI INFORMAZIONI:

È UN VERO CAPOLAVORO DI INEFFICIENZA

IL RAPPORTO CHE IL MINISTERO DELL'AMBIENTE

ASSICURA CON LA CITTADINANZA,

MENTRE I DANNI AMBIENTALI E SOCIALI TAV SI ESTENDONO!

Scrive per la settima volta al Presidente dell'Osservatorio Ambientale della Tratta TAV Bologna Firenze, presso il Ministero dell'Ambiente, l'associazione di volontariato Idra, richiamando le precedenti richieste di informazione e le proposte di intervento cadute nel vuoto, datate rispettivamente 23.7.'99, 4.11.'99, 18.1.'00, 20.1.'00, 27.3.'00 e 8.5.'00.

E' quasi un anno, dunque, che i cittadini attendono dal Ministero dell'Ambiente risposte alle loro domande scritte e denunce documentate.

Niente sembrano valere le disposizioni previste dalla legge 241/90 sulla trasparenza e dal decreto legislativo 39/97 sull'informazione ambientale. Proprio i vertici dell'amministrazione pubblica si mostrano particolarmente refrattari all'applicazione delle norme a tutela dei cittadini.

"Continuiamo a prendere atto con crescente rammarico della perdurante mancanza di risposte da parte Vostra ai quesiti e alle richieste di informazione e di documentazione inoltrateVi formalmente a più riprese negli ultimi mesi da questa Associazione di volontariato", scrive Idra al presidente dell'Osservatorio nazionale, ing. Fabio Trezzini. E aggiunge:

"Restiamo in attesa dallo scorso luglio '99 dell'incontro preannunciato e mai ottenuto col Ministro dell'Ambiente. Ricordiamo di averVi sottoposto, oltre un mese fa, in data 8 maggio, la nostra preoccupazione per un ultimo ennesimo episodio di emergenza a carico dei residenti del Carlone (Vaglia - San Piero a Sieve), di averVi chiesto uno specifico intervento al riguardo, di averVi inoltrato precise proposte. Risultano particolarmente preoccupanti inoltre, come Vi abbiamo già segnalato, anche le ripercussioni delle criticità ambientali sulle condizioni di vita, di lavoro e di sicurezza delle maestranze impiegate nella cantierizzazione. Abbiamo oggi notizia di ulteriori danni ambientali in corso nell'area di Castelvecchio (Firenzuola), Sasso di Castro (Firenzuola), e di profondi disagi sociali legati all'avanzamento anche notturno del tunnel nell'area di Campomigliaio (San Piero a Sieve)".

L'Associazione Idra ha trasmesso oltre un mese fa al presidente Trezzini, anche qui senza ricevere risposte, la richiesta formale di sottoporre con urgenza al Ministro dell'Ambiente - sulla scorta dell'accertamento dei danni anche irreversibili al territorio prodotti dalle numerose emergenze ambientali verificate lungo la tratta TAV Bologna-Firenze, e allo scopo di evitarne ulteriori - una proposta di valutazione dell'opportunità di un intervento di sospensione delle cantierizzazioni TAV fra Firenze e Bologna, e di una verifica globale dei progetti.

La lettera dell'associazione fiorentina così conclude: "Non si è parlato tanto, al convegno organizzato da codesto Osservatorio a Borgo San Lorenzo il 4.11.'99, di importanza e disponibilità alla interlocuzione con i cittadini e le associazioni? Abbiamo forse agito in modo da deludere le Vostre aspettative di correttezza e serietà da parte nostra? Dopo questo settimo appello dovremo rivolgerci, per ottenere le informazioni richieste, a istanze superiori?".

back