Firenze, 21.12.’02 COMUNICATO STAMPA

"Centosettanta gigantografie in bianco e nero per ritrovare i volti e il clima delle straordinarie giornate del Social Forum a Firenze". Espressioni davvero 'castigate' e 'alternative' quelle che descrivono - in un comunicato stampa di Palazzo - l'ennesima replica dello spettacolo denominato "Social Forum", in scena da stasera sulla ribalta della Leopolda (una stazione ferroviaria sottratta al suo uso naturale).

La mostra "Subversives: Forum sociale europeo 2002", allestita dal 21 al 29 dicembre ancora una volta - sembra di capire - grazie all'uso di denaro pubblico, è un'iniziativa promossa dal Comune di Firenze, dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Firenze. Vale a dire i tre organi di governo locale responsabili della politica di "grandi opere" che da anni svuota le falde, distrugge le risorse naturali (siti di importanza comunitaria, paesaggio, territorio), mina la vita della capitale della cultura cara al mondo e la salute dei suoi abitanti, fa arretrare i diritti dei lavoratori, svuota le casse dello Stato. E con quale costrutto per l'utilità pubblica?

Uno dei magnifici sponsor della puntata odierna di Social-Forum-spettacolo, il presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi, rappresenta la continuità persino fisica e personale fra le amministrazioni di centrosinistra che nel '95 hanno approvato la TAV e le amministrazioni di centro sinistra che oggi la realizzano.

"Subversives" tutte le sere si trasformerà in happening, leggiamo. In programma incontri e dibattiti con i protagonisti del Forum Sociale Europeo: da Gino Strada fondatore di Emergency, ad Alex Zanotelli missionario comboniano, al giornalista Giulietto Chiesa. Ma sapranno davvero Strada, Zanotelli e Chiesa di quale contenitore sono entrati a far parte aderendo a questa promozione? La costosissima 'modernizzazione' di Firenze voluta dalle Amministrazioni Primicerio e Domenici (il doppio tunnel TAV perpendicolare alla falda, la nuova stazione faraonica sotto un torrente, la terza corsia autostradale, sottopassi, rampe, soprelevate, scolmatori di traffico, raddoppi stradali, megaparcheggi sotterranei, saturazioni urbanistiche massicce e capillari da Novoli all'Oltrarno) è forse un'opera di pace, è forse un simbolo di equità nella distribuzione delle risorse, è forse un segnale di riequilibrio nella spesa e di buon governo della cosa pubblica?

Anche il Social Forum sembra volersi tappare naso, occhi e orecchie di fronte all'offerta di facili ribalte. L'asse cemento/politica appare davvero sempre più trasversale. Dov'è finita la cultura dell'alternativa?