Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 21.10.’05

 

Alta Velocità ferroviaria, cerimonia di “conclusione dei lavori di scavo delle gallerie della Bologna-Firenze”, a Sesto Fiorentino.

ERRATA CORRIGE: FORSE I LAVORI NON SONO PROPRIO FINITI ...!

 

 

E’ diventata un po’ una brutta abitudine quella di raccontar favole sull’Alta Velocità. Favole sui finanziamenti, sui costi, sui tempi.

Oggi una nuova favola sulle gallerie, in occasione della cerimonia in programma a Sesto Fiorentino: i lavori di scavo di tutta la tratta AV Bologna-Firenze sarebbero...  conclusi!

E invece ...

·        c’è almeno un’altra galleria, sulla stessa tratta, a pochi chilometri da quella di Vaglia, fra Luco di Mugello e Scarperia, che proprio in questi mesi, in queste settimane, in questi giorni viene demolita e ricostruita: è diventata impraticabile prima ancora di posarci sopra i binari, ancora non è dato sapere quante centinaia di metri durerà l’operazione di demolizione-rifacimento, quanto tempo e quanto denaro porterà via;

·        per 60 km le gallerie TAV costruite fra Firenze e Bologna sono prive del tunnel parallelo di soccorso: ma prima o poi bisognerà pur farlo se si vorranno evitare “incidenti” dagli effetti incalcolabili.

Chissà se qualcuno oggi, durante la cerimonia, vorrà ricordare poi che il taglio delle falde acquifere provocato dall’attuazione del progetto ha portato via dalle montagne del Mugello, dell’Alto Mugello e di Monte Morello qualcosa come 100 miliardi di litri di acqua di montagna, colpendo in modo spesso irreversibile decine di pozzi, sorgenti e torrenti (vedi cartografia ARPAT allegata), e che a Firenze si sta celebrando un imponente processo penale proprio su questo enorme danno ambientale e sugli utili ricavati – secondo l’accusa – da coloro che avrebbero utilizzato i materiali di scarto derivanti dalle lavorazioni inquinando il territorio, non solo toscano.

Chissà se qualcuno, durante la cerimonia, penserà al fatto che ogni secondo che passa se ne vanno ancora oggi, dalla loro sede naturale nell’Appennino, 570 litri di acqua altissima, purissima, levissima.

Chissà se qualcuno dei responsabili della cosa pubblica che celebreranno oggi l’”evento”  - il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, il Vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi -  vorrà deplorare il fatto che questa linea abbia divorato e stia continuando a divorare denaro pubblico a tassi di incremento esponenziali, dopo essersi presentata “come un progetto finanziato al 60% con capitale privato, e realizzato dalla TAV Spa presentata come società a maggioranza privata” (ing. Ivan Cicconi, conferenza stampa dell'Associazione di volontariato Idra, 10.9.'99, Gran Caffè Giubbe Rosse, Firenze). Il costo della tratta A.V. Bologna-Firenze, previsto e concordato in origine (1991) in una cifra corrispondente  a 1.110 mln. di euro (di cui solo il 40% erano annunciati come pubblici), risulta essere giunto oggi a 5.205 mln. di euro (fonte: sito web di TAV Spa, www.tav.it), esclusivamente pubblici.

Ci sarà chi oserà leggere negli occhi dei lavoratori i danni morali, sociali o sanitari (qualcuno ne è morto) che centinaia di loro hanno dovuto subire per effetto del ciclo continuo denominato “quarto turno”, delle dure condizioni di impiego e dell’emarginazione sociale ad esse legata?

 

 

ARPAT, Impatti su sorgenti, pozzi e alvei. Documentazione consegnata a Idra in occasione dell’audizione presso l’Osservatorio Ambientale Nazionale sulla tratta AV Bologna-Firenze,  Regione Toscana, 27.7.’05.

 

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