COMITATO PER LA DIFESA
DELL'USO PUBBLICO E SANITARIO
DELL'EX SANATORIO BANTI
Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro
Regionale del Volontariato della Toscana
per la promozione e
la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE
Tel. e fax 055.233.76.65
e-mail idrafir@tin.it;
web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html;
www.idra.dadacasa.supereva.it
COMUNICATO STAMPA Firenze, 20.7.’05
L’ASTA PER LA VENDITA DELL’EX SANATORIO GUIDO BANTI È ANDATA DESERTA. STESSA SORTE È TOCCATA ALL’EX
OSPEDALE ALOIGI LUZZI. BENE BENE O
... MALE MALE?
Ieri mattina presso l’IOT di
Firenze, nell’ambito di una gara pubblica a cui hanno partecipato cinque
concorrenti, un privato ha ottenuto al prezzo di 4.833.100 euro (a partire da
una base d’asta di 3.000.000) il fabbricato della ASL 10 posto in Viale Redi 19, a due passi dalla “stazione
dei sogni” dell’Alta Velocità Circondaria-Macelli e dal progettato
complesso di albergo e nuovi alloggi di Jean Nouvel nell’area ex Fiat di viale
Belfiore, che ha avuto il via libera dal consiglio comunale di Firenze lo
scorso maggio.
Nessuna proposta è invece pervenuta
alla ASL 10 per l’acquisto dell’ex Sanatorio Banti (base d’asta, euro 9.650.000) e dell’ex Ospedale Luzzi (base d’asta, euro 17.000.000).
Gli 8000 cittadini che hanno firmato
la petizione popolare per garantire l’uso pubblico e sanitario del Banti non possono che gioire.
Ma sembra al tempo stesso legittimo
rimanere dubbiosi.
L’eventuale ulteriore deterioramento
del bene e l’assenza di una previsione urbanistica formale relativa al
complesso potrebbero - nel protrarsi eccessivo del tempo - aprire anche scenari
diversi, fra i quali quello di costringere la ASL 10 a una vendita al ribasso
rispetto a un prezzo-base già “generoso”: il parco del Banti, ricco di essenze arboree adulte, viali e gradonature, e
impreziosito da sei ettari di giardino all’italiana, viene proposto a 25 euro
al mq (!); l’edificio, un esempio di architettura tipicamente razionalista, uno
dei primi in Italia ad essere costruiti interamente in cemento armato, viene
offerto a 650 euro a mq (!).
E dire che il Banti, così come la villa e il palazzetto d’ingresso del
prospiciente ex ospedale Luzzi, è un
bene vincolato dal Ministero dei Beni culturali. Ci domandiamo: come mai la
parte pubblica non si fa garante del mantenimento in mano pubblica di due
strutture così palesemente preziose e utili alla collettività, profondamente
impresse nella memoria collettiva come presìdi sanitari, in modo da sottrarle
al rischio di una destinazione speculativa?
|
Piazza Demidoff a Firenze - Monumento al principe Nicola, nonno di quella principessa
Maria Demidoff che negli anni Trenta donò al Sanatorio Banti le sorgenti di Pratolino
back