Firenze: Geologia Urbana
La conoscenza geologica
quale base di una corretta pianificazione
territoriale
IV
Giornata di Studi
Palazzo
Vecchio, Salone dei Cinquecento
20
giugno 2008
9.30-13.00
Il contributo dell’Associazione Idra
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ANTEFATTI
TAV : DANNI ACCERTATI
sotto l’Appennino, in Mugello e a Monte
Morello
Dalla requisitoria del Pubblico Ministero dr. Gianni Tei
Tribunale di Firenze - 3 aprile 2008
“Secondo i consulenti del Pubblico Ministero
sono stati impattati direttamente dai lavori significative aste fluviali con assenza
di afflusso nel periodo arido per uno sviluppo di 57 chilometri. Tradotto, 57 chilometri di fiumi che d’estate non ci
sono. E, voglio dire, che non siano
chiacchiere basta vedere quelle fotografie dove c’è l’erba al posto dell’acqua.
Sono in atti. Altri 24 chilometri di
corsi d’acqua presentano un minor afflusso di acque come conseguenza di
impatto indiretto. A questi abbiamo 67
sorgenti, 37 pozzi e 5 acquedotti privati”.
“Il dato grezzo è che il danno ambientale viene
individuato nel suo valore più attendibile in misura pari a 741 milioni di euro. Circa 1.500
miliardi di vecchie lire. Ricordiamocelo, 741 milioni”.
“Nel ’95 alla
superficialità si accompagna un elemento nuovo, che è quello della fretta.
C’è una scadenza: 27 luglio 1995. Bisogna approvare questo progetto. Su
considerazioni oggettive il dibattimento ha provato che nel ’95,
primavera-estate, si comprende come siano maturate, dopo anni, le condizioni
politico ed economiche per cui si deve chiudere l’opera. Tutti i tecnici
chiamati a testimoniare danno atto di questa ansia da prestazione [...] C’è la Conferenza il 28, bastava che
ci fosse un parere, pare a questo punto più o meno qualunque. Cosa dicessero
questi pareri, si guarderà, bisognava chiudere. [...] Si
approva una tratta di 78 chilometri più 70 in galleria, ma il dettaglio di essa
si rimanda. Perché dico questo? Lo dicono quegli stessi che lo approvano. [...] Tutti
siglano un patto su una precisa sollecita e garantita definizione di tutti i
tempi del complesso degli interventi sul nodo fiorentino, modulata sull’urgenza
della razionalizzazione di tutte le infrastrutture cittadine in vista del
Giubileo del 2000. Siamo nel 2008. Il Giubileo è stato otto anni fa. Quindi
abbiamo una fretta, vogliamo dire col senno di poi, ma col senno di poi sono
tutti bravi, degna di miglior causa? Non c’era tempo? Forse questa fretta ha portato risultati? No. [...] Per le date
abbiamo capito che era 2003, poi diventa 2006, poi 2009, ora siamo al 2010 al
netto del sottoattraversamento di Firenze. Costi? 5.800 miliardi di lire senza
il nodo di Firenze, previsione. Oggi 4
miliardi e 8 di euro, con riserve da definire di cui una di CAVET, cosiddetta
cautelativa, di 1-2 miliardi secondo come va questo processo. [...] Quando qualcuno,
e l’abbiamo sentito in questa aula, parla che comunque qui siamo di fronte ad
un’opera grandiosa, ad un’opera di primaria importanza, abbiamo le migliori
professionalità, anche da pubblici amministratori, io credo che chi vorrà usare
questi argomenti, una giustificazioncina su come mai, con un’indicazione così generica di tempi e di costi che alla fine hanno
avuto un’affidabilità pari alla lettura di un mazzo di tarocchi da una
cartomante, ognuno può dire quello che vuole perché siamo ad oggi, 2008,
storia non filosofia. Non sappiamo né
quanto costa né quando finisce. Quindi quando si parlerà che un’opera di
primaria importanza, con tecniche innovative e quant’altro, rimango un attimino
perplesso”.
“Questa opera è stata approvata con una logica vecchia: si fa quello che si
deve fare e poi i costi cadranno su chi, su chissà quando, chissà per quanto,
non ci interessano, andiamo avanti ed a diritto comunque”.
SCENARI
TAV :
DANNI
TEMUTI NELL’AREA FIORENTINA
·
Siamo proprio
certi che a Firenze – col progetto
di sottoattraversamento Alta Velocità – non sia accaduto o non accadrà qualcosa di simile?
·
Quanto conoscono, i fiorentini (e persino gli
amministratori), il progetto presentato 10 anni fa, fra fine giugno e luglio, in scatoloni di elaborati
tecnici difficili da capire, da raggiungere e da consultare?
·
Sono cambiati, e quanto, in questi 10 anni, i progetti di stazione e tunnel,
e i rispettivi costi?
·
Bucare Firenze
con parcheggi sotterranei che si scontrano con la falda e vanno ridimensionati,
con sottopassi, tuboni e tunnel, è davvero una
buona ricetta per migliorare la geologia urbana e tutelare i beni storici e
architettonici in superficie?
·
Costituisce una
garanzia il fatto che l’assessore
comunale competente all’Alta Velocità sia la stessa persona che come dirigente della Regione Toscana firmò il 24 luglio 1995 la deliberazione
con cui venne approvato il progetto della tratta TAV del Mugello,
rivelatasi poi un drammatico tunnel-colabrodo?
·
Continuare a sconvolgere con cantieri permanenti la
vita quotidiana di decine di migliaia di residenti, donne e uomini, bambini,
vecchi, studenti, lavoratori, turisti, operatori economici, buttando all’aria percorsi, abitudini, ricordi,
alberi, relazioni, aiuta a rafforzare la salute psichica e fisica di noi tutti?
·
A chi serve tutta questa emorragia di denaro pubblico
con cui seguitiamo a indebitare figli e nipoti? Non sarebbe il caso di smetterla, e di pensare invece
ad amministrare con la cura che meritano le ferrovie dei pendolari, il
patrimonio culturale, i beni naturali sempre più rari e preziosi, le risorse
economiche palesemente scarse, le relazioni umane minate dalle tossine della
competitività?
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