Associazione di volontariato Idra
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Grandi progetti
senza costrutto: dal “ponte di Messina” al tunnel TAV della Val di Susa.
Grandi opere alla sbarra: un nuovo
troncone si aggiunge al mega-processo fiorentino per i danni ambientali TAV in
Mugello.
Un nuovo troncone con capi di imputazione aggiornati sarà presto unito al mega-processo in corso nell’aula bunker di Santa
Verdiana, a Firenze, per i danni ambientali che la costruzione della linea
ferroviaria ad Alta Velocità ha provocato sopra e sotto l’Appennino. Le ipotesi
di reato su cui il giudice ha disposto il rinvio a giudizio dei costruttori
CAVET e di altre imprese appaltatrici sono il furto di
acqua, il danneggiamento delle acque, la gestione disinvolta di fanghi,
scarichi e rifiuti. Dal giorno del sequestro dei cantieri (giugno 2001), e ben oltre l’arco di tempo oggi sotto
esame al Tribunale di Firenze, i danni ambientali si sono protratti, provocando
conseguenze che si teme irreversibili sul delicato tessuto idrogeologico
dell’Appennino.
La drammatica lezione della
TAV fra Firenze e Bologna non può non insegnare a non ripetere quell’errore, se di “errore” si è trattato. Un colossale
sproposito progettuale, economico, trasportistico e
ambientale. L’associazione ecologista indipendente Idra plaude a tutti quei cittadini che domenica 22 gennaio manifesteranno
a Messina e in Val di Susa la propria opposizione radicale, culturale e
civile nei confronti di una classe politica che coltiva - senza verifiche
tecniche e senza confronto democratico - un modello di sviluppo bipartizan noncurante delle esigenze dei più (a partire da
quelle dei pendolari di tutta Italia) e distruttivo
delle risorse naturali e erariali, in un’epoca di emergenza climatica e di profonda crisi
finanziaria.