Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
TAV in Toscana, fino a più di un miliardo di euro di danni secondo i
periti della Procura: Idra prende carta
e penna e scrive una lettera alle popolazioni della Val Susa e della Val
Sangone.
Combattere le “grandi opere” che depredano l’erario e l’ambiente non è
solo un diritto democratico: è un dovere civile.
Dopo la
diffusione dei dati relativi all’ammontare del danno ambientale provocato in
Toscana dalla TAV secondo le stime dei periti della Procura di Firenze nel
processo penale a carico dei costruttori della linea ad Alta Velocità
Firenze-Bologna (tuttora largamente incompiuta),
l’associazione ecologista indipendente Idra – parte civile nel processo –
ha voluto informarne subito i cittadini del Piemonte che si battono contro la
devastazione paventata come conseguenza del progetto Alta Velocità
Torino-Lione.
Idra è e resta
in prima linea, naturalmente, anche nella battaglia contro il “buco” erariale
prossimo venturo che la delicatissima città di Firenze
si attende dall’attuazione del ciclopico
sottoattraversamento di una città più volte alluvionata anche nella storia
recente: due tunnel di 7 km contro-falda e una stazione faraonica da
posizionare vicino al subalveo del torrente Mugnone (esondato l’ultima volta
nel ’92), che servirebbe in realtà due soli binari AV, uno per il treno che
arriva da nord, l’altro per il treno che arriva da sud.....
Il tutto in
mano a una contestatissima architettura contrattuale: da una parte la figura
del “general contractor”, dall’altra l’aggiudicazione con la tecnica del
“massimo ribasso” (il 25% sulla base d’asta!).
Questo il
testo inviato ieri da Idra al sito
web di riferimento delle popolazioni piemontesi.
1 maggio
2007
Alle popolazioni della Val di Susa e della Val Sangone
Cari amici,
vi inviamo
la pagina del quotidiano La Nazione
che annuncia oggi l’entità del danno ambientale provocato dalla TAV in Mugello
(fino a 1174 milioni di euro) secondo la valutazione fatta dai periti della
Procura. Come sapete, infatti, l’intera cantierizzazione TAV in territorio
toscano è sottoposta dal febbraio 2004 a un processo
penale presso il Tribunale di Firenze, nel quale la nostra piccola
associazione Idra è parte civile.
Non avevamo
forse tutti i torti dunque - qualche settimana fa - quando consideravamo difficilmente inquadrabili, a una prima lettura,
i risultati del calcolo dell’entità dei danni ambientali provocati dalla
cantierizzazione TAV in Mugello (53 milioni di euro) secondo la stima del
Ministero dell’Ambiente, anch’esso parte civile nel processo.
Il fatto è
che molti di noi si domandano come facciano a proporsi nel ruolo di parte
civile in questa vicenda quelle stesse autorità pubbliche (dal Governo centrale
alla Regione Toscana agli Enti Locali) che avrebbero potuto e dovuto assicurare
l’utilità pubblica dei progetti, il rispetto della trasparenza, della
democrazia e delle normative nell’assunzione delle decisioni, la sostenibilità
finanziaria e ambientale della “grande opera”, un’architettura
contrattuale non sfavorevole per l’erario, l’affidabilità dei progetti, la
credibilità degli esecutori, l’efficacia dei controlli, la
tutela dei diritti dei lavoratori.... e risultano invece aver concorso –
esercitando in certi casi, o subendo, pressioni non indifferenti – a che le
cose andassero nella direzione esattamente contraria!
Possa
questo pessimo esempio di amministrazione della cosa pubblica e dei beni comuni
che proviene dalla Toscana servire di monito alle autorità responsabili della
proposizione di “grandi opere” analoghe, e suggerire nell’opinione pubblica la
necessaria vigilanza affinché sia allontanata definitivamente da voi e da ogni
altra regione del “Bel Paese” ogni minaccia di devastazione simile a quella che
il paesaggio storico e il delicatissimo territorio del Mugello hanno dovuto
subire mentre si apriva nelle casse dello Stato una voragine ancora non
definitivamente valutabile, a danno delle presenti e delle future generazioni!
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