Associazione di volontariato Idra

e-mail: idrafir@tin.it; internet: www.dadacasa.com/idra; www.comune.firenze.it (spazio "Associazioni")

totale n. 2 pagine

 

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 2.5.'01

 

C'ERA UNA VOLTA … UN PROGETTO SPECIALE PER FIRENZE FATTO DALL'ASL

PER TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI ASSEDIATI DAI CANTIERI.

SI ERA FATTO PER IL MUGELLO? NO.

SI ERA FATTO PER SESTO FIORENTINO? NEMMENO.

PER FIRENZE INVECE SÌ.

MA CHE FINE HA FATTO POI QUEL BEL PROGETTO? È BLOCCATO!

E I CANTIERI SONO PARTITI: SUI LUNGARNI È GIÀ CAMIONALE.

"In relazione alla Sua richiesta comunichiamo di aver trasmesso il progetto "Proposta di monitoraggio ambientale e sanitario dei cantieri delle grandi infrastrutture di trasporto pubblico" alla Amministrazione comunale e provinciale in data 12.1.2001. Alla data odierna non è pervenuta ancora risposta dalle Amministrazioni sopra citate".

La "data odierna" è quella del 19 aprile 2001, giorno in cui il responsabile del Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda Sanitaria di Firenze, dott. Giuseppe Petrioli, risponde all'associazione Idra che ha chiesto che fine ha fatto il progetto speciale dell'ASL per Firenze assediata e assedianda dai cantieri TAV-tranvie-terzacorsia-Careggi-Novoli-Castello-stadiodiatletica e via dicendo. Appena ricevuta la risposta, Idra né dà notizia attraverso questo comunicato. Non è una bella notizia. Ma ci sembra giusto che la città ne sia informata. I cantieri, infatti, sono partiti. Senza le risorse richieste dall'ASL.

 

per chi desidera saperne di più

Anche se aveva dovuto prescindere dai dati e dalle indicazioni preoccupanti prodotte dall'ARPAT (è stata Idra a fornirne copia all'Azienda Sanitaria!), l'ASL aveva elaborato già a maggio 2000 un proprio piano di intervento per affrontare l'imminente emergenza della cantierizzazione TAV in piena città di Firenze, dal titolo "Progetto per la sorveglianza dell'impatto sulla salute della popolazione residente a Firenze".

Vediamone alcuni passaggi (nostri i grassetti).

Premessa: "A nostro giudizio lo studio di VIA ha sottovalutato quale impatto complessivo possa avere la messa in cantiere dell'opera e come le difficoltà temporanee, ma a lungo termine, sulla mobilità cittadina e non solo, possano pesantemente incidere sulla qualità della vita. Si ritiene pertanto importante, per una idonea valutazione e conseguente gestione del rischio, approfondire l'analisi di tali problematiche, tenendo oltremodo conto dell'interazione funzionale che inevitabilmente si creerà tra i cantieri TAV, la tramvia Firenze-Scandicci, la terza corsia autostradale e tutte quelle opere intimamente connesse alle stesse".

Si tratta, come si vede, di una severa nota di biasimo. Responsabilmente, l'ASL fa notare come il progetto Alta Velocità di Firenze sia stato approvato sulla base di una Valutazione di Impatto ambientale che "pur rispettando nella fase procedurale quanto previsto dalla vigente legislazione, rimane purtroppo limitata ad analisi di modelli previsionali sulle trasformazioni e variazioni delle matrici ambientali (rumore - aria - suolo - acque), che mai potranno prendere in considerazione l'impatto globale della simultanea apertura dei cantieri nell'area urbana. I cantieri, infatti, andranno ad incidere soprattutto su una circolazione viaria già di per sé sofferente, a causa della conformazione urbanistica della città, e critica in relazione all'inquinamento acustico ed atmosferico ad essa legato".

Per tutti questi motivi, l'ASL "ritiene indispensabile mettere in opera un sistema di sorveglianza su alcuni fenomeni indicativi dello stato di salute e/o della qualità della vita della popolazione nonché un'accurata valutazione dei dati ambientali; ciò risulta particolarmente importante perché, vista la lunga durata dei lavori, è possibile predisporre ulteriori interventi di mitigazione per situazioni di rischio evidenziate. Un tale osservatorio, per l'ampiezza dei dati da trattare e la durata della rilevazione, necessita di appropriati finanziamenti, destinati ad un miglioramento nella qualità delle risorse ad oggi disponibili".

In relazione ai fattori di rischio individuati, l'ASL elenca le problematiche da ri-analizzare e ri-valutare (nostre le sottolineature).

Rumore: "La valutazione dell'impatto acustico dovrà essere indirizzata non solo sui recettori classicamente ritenuti più sensibili, quali scuole, ospedali ed altre comunità, ma anche agli edifici di civile abitazione ritenuti più esposti alle attività di cantierizzazione. E' bene ricordare come i livelli medi di inquinamento acustico rilevati in molte zone della città, siano già oggi ben oltre gli standard igienico sanitari ritenuti accettabili dall'OMS, raggiungendo quindi soglie di rischio per la salute della popolazione, in particolare per quanto attiene la probabilità di effetti extrauditivi".

Aria: "Analoghe considerazioni possono essere fatte per quanto attiene la qualità dell'aria; a causa infatti di un inevitabile incremento delle emissioni da traffico moto ed autoveicolare, e della polverosità, dovuta quest'ultima, oltre che direttamente ai molteplici cantieri, anche al transito di mezzi pesanti attraverso la viabilità locale, si avrà un incremento della concentrazioni degli inquinanti atmosferici con il rischio di superamento dei limiti di qualità e degli standard igienico sanitari per la tutela della salute pubblica. In particolare si dovrà porre particolare attenzione all'incremento del particolato, sia grossolano (PTS), sia quello fine ed ultrafine ( PM10 e PM2,5) di diametro inferiore a 10 m , che risulta il più pericoloso, in quanto frazione respirabile che può penetrare fino alle vie respiratorie più profonde. Si ritiene in sostanza che, al fine di contenere al massimo tali ricadute negative, sia necessario implementare tutte quelle azioni preventive che consentano una razionalizzazione ed uno snellimento del traffico veicolare urbano, suburbano ed autostradale, prima della messa in cantiere delle opere previste".

Suolo e scarichi idrici: "In riferimento agli scarichi idrici dei cantieri si fa notare che non è stimato il sovraccarico dei reflui a cui verrà sottoposta la fognatura comunale che, si presume, dovrà essere il corpo recettore e che, già allo stato attuale, se non saranno terminati i lavori per la messa in opera dei nuovi collettori per la separazione delle acque pluviali da quelle nere, presenta evidenti e notevoli carenze; pertanto potrebbero evidenziarsi inconvenienti, anche a seguito di interruzione della falda idrica, in quanto, non solo i piani interrati, ma anche il piano terra degli edifici che si trovano a monte, sarebbero a rischio di allagamento. Da ultimo si deve anche considerare che, in conseguenza delle opere di scavo, potranno manifestarsi infestazioni da roditori in zone solitamente esenti da queste, e di entità tale da poter costituire un problema rilevante".

Quali gli obiettivi dell'ASL, e le azioni collegate?

E' intenzione dell'ASL inoltre, tenere sotto controllo, durante e dopo il periodo dei lavori, l'andamento dei fenomeni per evidenziare eventuali variazioni. In base ai fattori di rischio individuati preliminarmente verrebbero presi in considerazione i dati relativi ai ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie, al consumo di farmaci specifici per patologie respiratorie, al numero degli incidenti stradali avvenuti a Firenze e all'aumento dei tempi di percorrenza dei mezzi di soccorso, come indice delle difficoltà al traffico causate dai lavori.

Infine, "date le caratteristiche delle opere (lunga durata, localizzazione nel cuore di un tessuto tipicamente urbano e già "sofferente") si ipotizza di effettuare uno studio ad hoc sulla modifica della qualità della vita comparando alcune zone interessate con altre non interessate; infatti queste opere potrebbero incidere sotto diversi aspetti sulla qualità della vita dei residenti (aumento dei tempi di percorrenza, modifica dei percorsi e dei ritmi abituali, incertezza sul futuro della propria abitazione sia per quanto riguarda il valore economico che gli aspetti di fruibilità, oltre ai disagi legati al rumore, alla polverosità ecc.). Uno studio di questo tipo è un campo completamente nuovo per i servizi di prevenzione per cui richiede una fase preparatoria impegnativa con una ricerca bibliografica accurata e piuttosto complessa, dovendo utilizzare fonti non usuali; successivamente dovrà essere predisposto un questionario e dovranno essere scelti i criteri e le modalità di campionamento prima di passare alla selezione del campione, all'effettuazione del interviste e all'elaborazione dei dati".

 per ulteriori informazioni, Tel. 055.233.76.65 (dopo le 15)

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