Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA            Firenze, 2.11.’06

 

 

 

4 NOVEMBRE 2006

QUARANTENNALE DELL’ULTIMA ESONDAZIONE DELL’ARNO A FIRENZE

 

CEMENTO, ASFALTO, CHILOMETRI DI GALLERIE SOTTERRANEE, STAZIONE AV E PARCHEGGI A FIOR DI FALDA, DEFORESTAZIONE URBANA...

 

È L’AUMENTO DI IMPERMEABILIZZAZIONE DEL TERRITORIO LA RISPOSTA PARADOSSALE CHE I “GRANDI PROGETTI” DANNO ALL’ULTIMA DRAMMATICA ALLUVIONE DELL’ARNO (1966) E ALL’ESONDAZIONE DEL MUGNONE E DEL TERZOLLE (1992). COMUNE, PROVINCIA E REGIONE SEMBRANO NON PERCEPIRNE L’EVIDENZA.

 

CERCANSI NUOVI ANGELI DEL FANGO!

 

Un’alluvione di interventi e di progetti che portano nuovo asfalto, cemento e deforestazione urbana: è questa la risposta che le giunte locali sanno dare all’ultima esondazione dell’Arno nel ’66, e a quella del Mugnone e del Terzolle nel ’92.

 

Firenze, una delle città più delicate del mondo, è assoggettata ormai da anni a processi di “modernizzazione” intensi e violenti. Per far posto ai nuovi assi di penetrazione automobilistica e ai nuovi “servizi” si aggiungono nastri di asfalto, si costruiscono o si ampliano sottopassi, cavalcavia, parcheggi, si progettano tubi sotterranei lunghi chilometri e paratie ciclopiche perpendicolari alle linee di flusso della falda freatica, in una girandola di progetti alcuni dei quali non arrivano neppure al capolinea. O, se ci arrivano, le cronache attestano come...

 

Le aree ferroviarie, i contenitori dismessi, i preziosi vuoti urbani residui, vengono sistematicamente riempiti, saturati, densificati. Per far posto a questa modernità selvaggia si eliminano quantità rilevanti di verde, alberi storici, siepi, prati. La città perde i propri riferimenti visivi, i propri simboli, il paesaggio viene lentamente sfigurato, camion e betoniere scorrazzano allegramente sulle sue strade, è alterato lo stesso skyline della capitale della cultura, il cui centro storico è classificato come “Patrimonio dell’Umanità UNESCO – World Heritage Site”! Birilli rosa e altri manufatti orribili arrivano a coprire e oscurare la torre di Arnolfo o la cupola del Brunelleschi. Sempre più invivibile per gli umani, in particolar modo i più deboli, i vecchi, i bambini e i diversamente abili, Firenze viene abbandonata dai suoi abitanti, inutili ‘avanzi’ che sul futuro della città non conviene informare né consultare.

 

La prossima alluvione è già iniziata: l’urbanistica della scomposizione fa a pezzi l’identità di Firenze stravolgendone e ridisegnandone valori e funzioni.

Arriveranno mai a Firenze nuovi angeli del fango a spalar via i detriti sociali, culturali, economici e ambientali che lasciano e lasceranno dietro di sé le varianti e concessioni urbanistiche, un Piano Strutturale sordo e miope, e un meta-progetto tentacolare chiamato Alta Velocità, con due tunnel da Campo di Marte a Castello e una stazione faraonica sotterranea a ridosso del letto del torrente Mugnone?

 

 

L'esondazione del Terzolle a Rifredi il 30-31 ottobre '92, sottopasso di Via G. F. Mariti, vicino Piazza Dalmazia

 

 

 

L'esondazione del Terzolle a Rifredi il 30-31 ottobre '92, Via G. F. Mariti

 

 

Cantierizzazione ex area FIAT di Viale Belfiore, non c’è posto per i pedoni... (maggio 2006)

 

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