Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it
web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html; www.idra.dadacasa.supereva.it
COMUNICATO STAMPA Firenze, 2.11.’05
MUGELLO: FRANA UN FRUTTETO (foto)
A RIDOSSO DEGLI SCAVI PER L’ALTA VELOCITÀ.
IDRA ALL’OSSERVATORIO AMBIENTALE: URGE INTERVENIRE!
Si attendono ancora molte delle risposte ai quesiti che l’associazione
ecologista fiorentina Idra ha
formulato il 27 luglio scorso – durante l’incontro
presso la Regione Toscana – al presidente dell’OAN (Osservatorio Ambientale Nazionale
sulla tratta Alta Velocità Bologna-Firenze), prof. Raffaello Nardi, e agli
altri membri presenti dell’Osservatorio, sulle conseguenze dei cantieri per la
costruzione della tratta TAV Bologna-Firenze.
Intanto Idra pone anche nuove
domande,
documentando le condizioni difficili e rischiose in cui sono costretti a vivere
cittadini e attività economiche ‘vicine di casa’ ai cantieri. Un nucleo di coltivatori biologici che
conduce un importante frutteto sotto il quale è stata costruita una finestra di
accesso alla galleria TAV, a San Giorgio, nel Comune di Scarperia, deve
convivere con un fronte franoso avviatosi nel ’98 e minacciosamente in movimento
[foto 1 e 2]. Oltre un mese fa, il 26 settembre, Idra ha trasmesso all’Osservatorio quattro foto che dimostrano
drammaticamente il dissesto in atto in località “I Pianacci”. Il fenomeno non è
stato mai affrontato in modo da ripristinare condizioni di sicurezza,
nonostante l’evidenza del dissesto, le numerose segnalazioni a livello
istituzionale e le qualificate attestazioni tecniche al riguardo. “Per giunta – ha scritto Idra al prof. Nardi - il movimento franoso avrebbe ricevuto anche
la preoccupante conferma di un ulteriore progresso lo scorso maggio 2004: la
frana avrebbe subìto un importante “arretramento“ interrompendo la stradella di
accesso ai pascoli e la capezzagna per le normali operazioni colturali del
frutteto. Un terzo arretramento sarebbe stato registrato – per quanto abbiamo
appreso – a febbraio 2005, in seguito
alle improvvise e non annunciate esplosioni che hanno accompagnato l’avvio
della demolizione della galleria AV, sottoposta a rifacimento. Da tutto ciò
derivano – oltre che condizioni di frustrazione civile e di ragionevole ansia
in quanti abitano nella casa più prossima e conducono su quei terreni le
attività di un’azienda frutticola biologica – rischi evidenti per la zona a
valle, nella quale scorre il torrente Bagnone”.
Idra paventa
conseguenze che vanno al di là del danno a un singola attività economica, e dei
disagi recati alla vita di una famiglia di coltivatori: “Lo scenario di una possibile ostruzione del torrente stesso per
effetto di un eventuale ulteriore movimento franoso è considerata – in un
territorio peraltro sismico – con estrema preoccupazione. Inoltre il fronte
della frana rappresenta, anche sul piano paesaggistico, un ingrediente di
sicuro non gradevole [foto 3] all’interno
di un contesto formale che la buona agricoltura mugellana ha saputo
impreziosire [foto 4]”.
Idra
conclude la segnalazione richiamando l’iniziativa assunta dall’allora assessore
all’Ambiente della Regione Toscana Tommaso Franci, che a luglio 2004 aveva
scritto all’amministratore delegato della TAV ing. Antonio Savini Nicci
invitandolo ad attivarsi affinché questa ferita venisse opportunamente
rimarginata: “In considerazione del danno
subito dalla Azienda Agricola interessata dal dissesto e dal concreto rischio
di una ulteriore progressione del medesimo e sottolineando la delicatezza della
situazione per quanto concerne il torrente Bagnone, Ti chiedo di interessarti
personalmente alla questione e di valutare la possibilità e l’opportunità di un
intervento urgente di sistemazione che possa sanare una situazione
insostenibile”. Ma niente è stato attuato al riguardo. Ecco perché Idra
sollecita l’OAN ad adottare “ogni
provvedimento atto a garantire una soluzione tempestiva, efficace e duratura
del problema, a tutela di qualsiasi pubblico o privato interesse che sia”.
|
Foto 1
|
Foto 2
|
Foto 3
|
Foto 4