Associazione di volontariato Idra

già Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni

contro i progetti di alta velocità

di Firenze, Terzolle, Mugnone, Mugello e Sesto Fiorentino

Via V. Emanuele II 135, 50134 FIRENZE, Telefax (055) 233.76.65

Totale n. 2 pagine

2.10.'98

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

Gestione allegra del denaro pubblico?

Sui danni provocati dall'Alta Velocità

proliferano gli incarichi pagati coi soldi di tutti.

Dopo l'Osservatorio Ambientale Locale del Mugello

e gli Osservatòri TAV

è nato (di nascosto?) anche l'Osservatorio della Provincia di Firenze.

Un doppione (o triplone) a pro di chi?

 

Lo scorso 30 settembre l'associazione Idra ha inviato ai presidenti della Giunta Regionale Toscana e della Giunta Provinciale di Firenze, alla Comunità Montana e ai Sindaci del Mugello una lettera che richiede chiarimenti circa l'istituzione di un "Osservatorio Provinciale" sull'Alta velocità.

Rispondendo dopo due mesi e mezzo, infatti, a un quesito inoltrato da Idra lo scorso luglio, il Servizio di Pianificazione Territoriale della Provincia di Firenze ha fatto sapere che la Provincia ha istituito già nel lontano 6 novembre 1997, con Deliberazione di Giunta n. 1175, un "Osservatorio Provinciale delle attività connesse con il quadruplicamento veloce della tratta ferroviaria Bologna-Firenze, per il controllo, verifica e sorveglianza di competenza provinciale in materia ambientale, di vincolo idrogeologico e di viabilità".

Idra fa notare che:

- un "Osservatorio Ambientale Locale" sull'Alta Velocità è stato istituito già il 21 dicembre 1995 con un Protocollo di intesa firmato proprio dalla Provincia, oltre che da Regione, Comunità Montana e Comuni del Mugello, ed è operativo - ci risulta - dal 1 settembre 1996;

- questo "Osservatorio Ambientale Locale" ha già il compito di "garantire il necessario supporto tecnico e scientifico per una corretta ed efficace azione di controllo e vigilanza, da parte degli enti locali, sulla realizzazione della nuova linea ferroviaria nonché di garantire, per conto delle istituzioni locali, funzioni di informazione ai cittadini e alle Associazioni, sullo svolgimento dei lavori", ed è "costituito da esperti in vari settori, nominati dalla Comunità Montana, in accordo con i Comuni interessati e la Provincia di Firenze" (così recita il Protocollo del 21 dicembre '95);

- esistono inoltre in Mugello due "Osservatori TAV" (a Borgo San Lorenzo e a Firenzuola), pagati anche questi con denaro pubblico (ricordiamo che il capitale TAV, dal marzo scorso, è diventato al 100% delle FS, e quindi l'unico azionista della TAV S.p.A. è lo Stato).

Curiosamente:

- nel testo della Deliberazione della Giunta Provinciale n. 1175 del 6.11.'97 non compare alcuna menzione dell'Osservatorio Ambientale Locale istituito nel dicembre del '95;

- non risulta all'associazione Idra che sia stata data notizia stampa, dalla Provincia di Firenze, della istituzione dell'"Osservatorio Provinciale".

Idra chiede quindi ragguagli a Provincia, Regione, Comunità Montana e Comuni, tenuto conto che per la costituzione del nuovo "Osservatorio Provinciale" sono state previste, per il primo anno di attività, le spese di:

- L. 90.000.000 per l'acquisto di attrezzature (fra cui "due autovetture a quattro ruote motrici", "materiale informatico", "mobili per ufficio");

- L. 113.097.600 per l'affidamento di incarico a due professionisti esterni, un ingegnere e un geologo, al costo di L. 220.000 al giorno, per 210 giorni l'anno (per un totale parziale, oltre IVA e contributi previdenziali, di L. 46.200.000 per ciascuno dei due professionisti);

- L. 32.313.600 per "eventuali ulteriori collaborazioni specialistiche", per un totale di 120 giorni alla stessa tariffa giornaliera.

E' vero che "la TAV S.p.A. ha provveduto ad accreditare alla Provincia, per il 1996 la somma di L. 100 milioni, e per il 1997 la somma di L. 200 milioni" (come si legge nella Deliberazione del 6 novembre del '97). Ma si tratta pur sempre di denaro pubblico!

 

In particolare:

la Comunità Montana, i Comuni interessati e la Regione Toscana sono stati interpellati in merito alla istituzione di un ulteriore osservatorio territoriale riguardante la medesima infrastruttura e insistente sulla stessa area geografica?

Esistono interrelazioni e sinergie operative fra i vari osservatòri, e con l'ARPAT e l'ASL? O non si rischia piuttosto di distribuire incarichi a pioggia affastellando dati ridondanti e ripetitivi, non certo a vantaggio dell'ambiente e dei cittadini?

Perché, piuttosto, non sono stati previsti, né nell'ambito dell'Osservatorio Ambientale Locale, né in quello del nuovo Osservatorio Provinciale, servizi di tutela giuridica dei cittadini, a fronte della copiosa mole di danni alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alle attività produttive e al patrimonio che in tanti casi sono stati inutilmente lamentati dalla cittadinanza, costretta a fronteggiarli senza assistenza tecnica, subendo dunque spesso oltre al danno i costi della tutela dei propri diritti?

E come mai, poi, l'"Osservatorio Provinciale" è stato istituito soltanto due anni e tre mesi dopo la conclusione della Conferenza di servizi per la tratta AV Bologna-Firenze, e un anno e tre mesi dopo l'avvio della cantierizzazione?

Si chiede, infine, se la Provincia di Firenze abbia deciso di istituire qualche forma di controllo sui lavori dell'Alta Velocità approvati lo scorso luglio sui territori comunali di Sesto Fiorentino e di Firenze, nell'ambito della "Variante di Firenze Castello".

 

Il testo della lettera inviata ai Comuni, alla Comunità Montana, alla Provincia e alla Regione è a disposizione degli organi di informazione.

back