Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 2.10.'03

 

DEREGULATION ACUSTICA A FIRENZE PER I GRANDI CANTIERI? NO, GRAZIE!

IDRA HA TRASMESSO ALLA COMMISSIONE AMBIENTE DI PALAZZO VECCHIO LE PROPRIE OSSERVAZIONI AL PIANO DI REGOLAMENTO DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE.

 

In otto pagine fitte di osservazioni alla proposta di regolamento comunale delle attività rumorose l'associazione ecologista fiorentina Idra argomenta e motiva la propria totale contrarietà alla filosofia di fondo che ispira il documento nell'era dei grandi cantieri a Firenze.

Idra esprime i propri rilievi critici anche sulla scorta dei documenti dell'ASL 10, dell'ARPAT e del Ministero dell'Ambiente in materia di cantierizzazione per le "grandi opere", e della nota del coordinatore del gruppo TAV Igiene Pubblica della ASL 10, dott. Giorgio Garofalo, inviata già a novembre '98 all'allora responsabile del Nucleo di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Toscana, arch. Moreno Mugelli, oggi membro dell'Osservatorio Ambientale sulla cantierizzazione TAV di Firenze.

Queste le conclusioni dell'analisi svolta dall'associazione di volontariato fiorentina, che assisterà oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio alla seduta dedicata dalla Commissione Ambiente (a partire dalle 14.30) alla discussione delle osservazioni pervenute.

"Considerata la sofferenza ambientale e sanitaria di fondo della città di Firenze anche in materia di inquinamento acustico, e tenuto conto del fatto che le "grandi opere" in programma, e in parte già in corso di attuazione, con ogni evidenza non appaiono commisurate alle capacità di carico ambientale, fisico e psichico della città" si propone che "proprio per questo tipo di cantierizzazioni debbano essere previste misure particolarmente garantiste della salute della popolazione, atteso che gli abitanti di Firenze dovranno appunto continuare ad abitarla anche per il prossimo decennio, e che dunque debba essere esclusa in partenza l'opzione di accordare autorizzazioni in deroga ai limiti fissati dalla normativa. La salute dei cittadini non può essere sacrificata alla passione degli amministratori per scelte infrastrutturali e urbanistiche opinabili e non sottoposte alla valutazione consapevole e informata della popolazione. Idra chiede quindi che le "grandi opere", per la continuità sostanziale che gli impatti determinano in una città già sotto stress, ricadano - anche ove i segmenti di attività si esauriscano individualmente in periodi di tempo limitati e/o siano legati ad ubicazioni variabili - nella normativa prevista al "Titolo II - Attività rumorose di carattere permanente", e non siano abilitate a fruire di autorizzazioni in deroga".

 

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