Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni
contro i progetti di alta velocità
di Firenze, Terzolle, Mugnone e Mugello
c/o Circolo Il progresso, Via V. Emanuele 135, 50134
FIRENZE
Telefax (055)
233.76.65
Firenze,
19.7.'96
AGLI
ORGANI DI INFORMAZIONE
Demagogia "verde"
sulla Variante di valico
Quale soluzione
alla strozzatura appenninica dei trasporti secondo il ministro
"verde" Edo Ronchi?
"Potenziare
il tratto ferroviario con l'alta velocità e organizzare una Conferenza dei
Trasporti che, in futuro, possa valutare l'opportunità della Variante di
valico".
Sulla stessa lunghezza d'onda Legambiente, ma con la foglia di fico dell'espressione "quadruplicamento ferroviario", a coprire la meno nobile "Alta velocità" (contro la quale solo 6 mesi fa ha ricorso al TAR del Lazio).
La questione "Variante di valico" mette
dunque allo scoperto l'assenza di strategia non solo del governo Prodi, ma
anche della sua costola "verde".
La questione dei
trasporti, in Italia e sull'Appennino, non si risolve in realtà né con la
propaganda TAV né con trucchetti nominalistici. "Verdi" e
"ambientalisti" (virgolettiamoli bene) sono ormai al capolinea: la subalternità alle logiche di mediazione
governativa e alle esigenze degli sponsor (FS Spa, ad esempio) li priva della
capacità di esprimere una qualsiasi alternativa credibile: disinvestire
dall'Alta Velocità verso il potenziamento della rete e il completamento delle
linee collegate ai porti, come la Pontremolese; alleggerire e servire con
tranvie e metropolitane i nodi urbani. Al
modello autostradale FIAT "verdi" e "ambientalisti"
contrappongono (!) il modello TAV, cioè FIAT. Alla domanda pressante del
Paese di soluzioni da subito ai problemi dei trasporti e della mobilità,
offrono l'inganno dell'Alta Velocità, fino a ieri osteggiata come opera
faraonica, inutile, devastante, improbabile.
Nei termini
riduttivi in cui è stata posta, qualsiasi soluzione all'alternativa variante sì
/ variante no non produrrà che incremento di danno all'ambiente, e di sfiducia
politica nei suoi presunti tutori.