Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 19.6.’06
TAV, Idra e mitologia della partecipazione
La Regione Toscana ha messo in rete,
nell’area tematica
“Partecipazione”, il video del convegno con cui, il 13 gennaio scorso, ha
avviato un percorso di consultazione in vista del varo di una legge
regionale sulla "partecipazione".
A quell'incontro è intervenuta anche
Idra (potrete ascoltarne il
contributo, quinto nell'elenco che compare accanto alla
dicitura "Scegli il relatore", all'indirizzo http://web.rete.toscana.it/multimedia/inter_noslide.php?multi_interventi=SI&eventoid=21&ev_id=21&ev_titolo=Le%20vie%20della%20partecipazione%20-%20Verso%20una%20legge%20regionale%20sulla%20partecipazione%20dei%20cittadini&inter_titolo=Le%20vie%20della%20partecipazione&inter_fileram=http://stream.rete.toscana.it/eventi/conv130106/video.rpm&ev_luogo=Auditorium%20Consiglio%20Regionale%20Firenze&ev_data2=13/01/2006).
Successivamente, il 26 gennaio, Idra ha emesso un
comunicato di commento sul significato di quella giornata.
Il percorso di consultazione della
Regione Toscana non ha visto sinora a Firenze passi successivi, per quanto è
dato capire. C'è stato, sì, un altro convegno, il 19 maggio, ma con tutt'altro
taglio (lo abbiamo commentato in "Le vie della partecipazione" della Regione
Toscana? Lunghe, tortuose, improbabili).
Anche di questo convegno è
disponibile il video, all'indirizzo http://web.rete.toscana.it/multimedia/interventi.php?ev_logo=ev28.jpg&ev_id=28&pagina=1&ev_titolo=Le%20vie%20della%20partecipazione&ev_luogo=Villa%20Castelletti%20-%20Signa&ev_data2=19/05/2006.
Nel frattempo, ancora all'ultimo
convegno fiorentino sulle Grandi Opere il 16 giugno scorso, il presidente della
Regione Toscana Claudio Martini - che non risponde alle richieste di
incontro di Idra né alle sue allarmate lettere informative - continua a
dichiarare che sulla tratta TAV Bologna-Firenze "gli scavi sono terminati"
(!). Quasi non sapesse che da oltre un
anno, al contrario, si sta demolendo e ricostruendo – con gravi disagi diurni e
notturni per i residenti - un tratto di galleria dalla lunghezza ancora
indeterminata. E che mancano comunque all'appello ben 60 km di tunnel parallelo
di soccorso.
NB
Quando nel luglio 1998 il Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze è stato chiamato a esprimere il
proprio parere sulla interconnessione della tratta AV col nodo di Firenze,
denominata "Variante di Firenze Castello" (parere peraltro richiesto
proprio ai sensi di quella legge 191/74 che era stata ignorata per gli altri 60
km di tunnel), il Comandante Provinciale ing. Domenico Riccio ha scritto, a
proposito della configurazione dell'opera in costruzione, che "si
nutrono seri dubbi sulla rapidità ed efficacia dei mezzi di soccorso".
Nel tunnel fra Firenze e Bologna, infatti, è stata adottata la tipologia
costruttiva denominata "galleria monotubo a doppio binario" priva di
tunnel di servizio, con finestre intermedie poste a distanza reciproca di 6-7
km. "Nel caso di gallerie con finestre intermedie - si legge nel
parere del Comando fiorentino - non è possibile avvicinare i mezzi di
soccorso, inviati in appoggio al mezzo intermodale, in zone prossime
all'incidente. Tali mezzi infatti potranno raggiungere il punto di innesto
delle finestre con la galleria di linea, ad una distanza dal luogo
dell'incidente, nella peggiore delle ipotesi, di circa 3,5 km". I
Vigili del Fuoco di Firenze premettono esplicitamente, nella stessa nota del
23.7.’98, che "agli atti di questo Comando non esiste alcun parere
relativo all'intera tratta Firenze-Bologna, ma unicamente il progetto di
variante in argomento".