Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65;
e-mail idrafir@tin.it; web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html
TAV E TORRENTE MUGNONE: TARDIVA, INESATTA E FUORVIANTE L’INFORMAZIONE
FORNITA DAL COMUNE DI FIRENZE.
Scrive una vibrata lettera di rimostranze al
sindaco di Firenze Leonardo Domenici l’associazione
ecologista Idra, e la indirizza anche
a tutti gli assessori competenti e alla presidente del Quartiere 5: l’informazione che il Comune sta dando sulla
cantierizzazione del più importante affluente dell’Arno in città, il Mugnone, è
giudicata tardiva, inesatta e
fuorviante.
Tardiva, perché solo
sabato 15 marzo - per la prima volta - l’Amministrazione ha diffuso una
breve nota informativa sul progetto. Ma il progetto esecutivo di “messa in
sicurezza” è stato approvato dalla Giunta comunale già l’11
agosto 2007. E nessun
confronto ha avuto luogo con i
cittadini né prima né dopo, nonostante i ripetuti appelli di Idra.
Inesatta, perché i
lavori in corso nel letto del torrente (come documentano le foto allegate,
scattate il 13 marzo) paiono essere qualcosa
di ben diverso da quanto annunciato nel comunicato stampa del 15 marzo,
dove si parla di semplici “interventi
propedeutici di ripulitura e di preparazione dell'area” o della “verifica della presenza di ordigni bellici”,
e si annunciano solo per “fine
aprile-inizio maggio” i “lavori
idraulici veri e propri”.
Fuorviante, perché nello stesso comunicato di Palazzo Vecchio
si attribuisce all’intervento un duplice obiettivo: “mettere in sicurezza idraulica sia la nuova stazione dell'Alta
velocità che un'ampia area della città”. In realtà la nuova stazione dell’Alta Velocità non risulta essere finanziata, né
risulta essere finanziato l’ampliamento della luce del ponte ferroviario sul
Mugnone (il cosiddetto “bypass idraulico del ponte
ferroviario del Romito”), che rappresenta il punto critico del torrente, come si è visto nel 1992, quando l’area del Romito a monte del rilevato
ferroviario è finita sott’acqua. In assenza di questo intervento, la “messa
in sicurezza” del Mugnone rimane – almeno fino alla confluenza col Terzolle –
un semplice slogan.
“Come
cittadini - aggiunge il portavoce di
Idra Girolamo Dell’Olio - avremmo desiderato poter conoscere il merito
del progetto. Ci permettiamo di immaginare che persino le tecniche costruttive e i risultati estetici e paesaggistici
attesi dall’intervento di risezionamento e di
allargamento dell’alveo avrebbero potuto
essere sottoposti a una qualche forma di pubblicità e di discussione,
trattandosi del maggiore affluente dell’Arno che attraversa il nostro
territorio. Pare invece che l’Amministrazione comunale tema il confronto con la
pubblica opinione, e preferisca in realtà alla democrazia partecipata un
profilo assai dimesso di relazione con la cittadinanza”.
“Non osiamo
attenderci una risposta da Voi, che avete fin qui mostrato di ignorare le nostre
richieste”, conclude Idra. “Ci sembra tuttavia opportuno osservare che – se le nostre valutazioni
non vanno errate – comportamenti come quello qui lamentato contribuiscono ad
approfondire il solco fra istituzioni e cittadini e ad aggravare la crisi di rappresentatività che investe in modo sempre più
palese la classe politica di cui apparite essere espressione”.
La nota riporta anche dei passaggi
di una lettera pervenuta in questi giorni all’Associazione, e che bene sintetizza
alcuni corollari legati all’attuazione così poco condivisa del progetto.
Scrive una residente, Serena
Bianchetti: “Sono una abitante della zona
Viale Redi di Firenze, nella quale da circa due settimane sono cominciati i
lavori di bonifica del torrente Mugnone in relazione alla TAV. Senza nessuna informazione e senza
nessuna attenzione per il disagio provocato è stato eretto - nel giro di 24 ore
- un muraglione sul lato Mugnone del Viale Redi e si sta provvedendo a
convogliare le acque del torrente in grossi tubi con lavori che - a detta di un
articolo pubblicato sul giornale Il Reporter - dureranno fino al 2011! Nessun cartello illustra tali lavori né
spiega alcunché ai cittadini che leggono invece che tutto ciò serve a
bonificare il Mugnone dagli ordigni esplosivi...
Lo sconcerto, il disagio e l'irritazione verso questa totale
ignoranza/arroganza nei confronti dei cittadini sono crescenti, viste le
evidenti conseguenze di un progetto che passa totalmente sulla
testa dei residenti:
1) Mediante paletti infissi all'altezza dei numeri civici 33-35 del Viale
Redi sono stati eliminati posti auto e
possibilità di fermata indispensabili alle esigenze degli abitanti;
2) La costruzione del muraglione ha eliminato
la pista ciclabile che correva lungo il lato Mugnone esponendo i temerari
(e sempre meno) ciclisti a evidenti rischi;
3) L'impossibilità di accesso al Mugnone ha tolto la possibilità di far passeggiare lungo l'argine i cani della
zona, ormai confinati a un'unica aiuola di fronte alla scuola Rodari;
4) Le "lavoratrici notturne"
che si concentravano sul viale Redi - lato Mugnone si sono rifugiate sui
portoni del Viale rendendo ancor più disagevole il
rientro serale degli abitanti, costretti a chiedere di essere accompagnati fino
all'ascensore per evitare incontri con relativi papponi.
Mi pare che tutto ciò possa bastare a descrivere la saturazione a cui è giunto un intero quartiere. Chiedo alle
organizzazioni come la vostra di intervenire sullo stato di totale degrado a
cui la città è giunta per l'incuria di chi la governa”.
|
|