Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE - Telefax 055.233.76.65; Telefax 055.41.04.24

indirizzo e-mail : idrafir@tin.it

indirizzi internet : www.dadacasa.com/idra; www.comune.firenze.it (Rete civica del Comune di Firenze, rubrica Spazi per le Associazioni)

per il sostegno : conto corrente postale n. 26619502, intestato all'Associazione di volontariato Idra, Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

Firenze, 19.11.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

ALTA VELOCITÀ:

IL 26 NOVEMBRE IL MANDATO AL SINDACO DI FIRENZE

PER LA FIRMA SOTTO IL NUOVO PROGETTO DI STAZIONE?

NON SIAMO IN SUD-AMERICA: PRIMA LA CITTÀ VUOLE VEDERE.

DOPO SARNO, ROMA, FOGGIA

E L'ULTIMO CRATERE NEL MUGELLO

NIENTE CANTIERI AL BUIO!

La giunta Domenici ha ereditato da Primicerio e Bougleux lo scherzetto della stazione Belfiore Macelli da riprogettare punto e a capo, perché nessuno aveva voluto tener conto dei vincoli del Ministero dei Beni Culturali. Dal 3 marzo '99 (quando è stata ufficialmente chiusa la Conferenza di Servizi) sono passati già più di otto mesi, necessari per riscrivere quel progetto sbagliato che è costato al Comune almeno 199.920.000 lire (IVA inclusa) di denaro delle proprie casse. E che costa ai nostri polmoni smog, stress e ingorghi: se davvero l'Alta velocità dovesse servire a quello che dicono, e cioè a somministrare a Firenze la "cura del ferro", allora sono stati altri otto mesi di regalo all'industria degli ingorghi e dell'inquinamento.

Adesso il nuovo progetto sembra pronto, ma nessuno è in grado di vederlo. Alla Commissione Urbanistica non risulta sia stato depositato niente. All'Ufficio del Consiglio Comunale non risulta depositato niente. Alle associazioni di cittadini che chiedono la documentazione sulle nuove strade, sui nuovi "binari di cantiere", sui nuovi parcheggi, non viene fatto vedere niente. Tutto chiuso nel cassetto, a una settimana dal Consiglio Comunale che dovrebbe dare il via libera a Leonardo Domenici a firmare!

Ma questa fretta e questa reticenza non hanno alcuna giustificazione né sul piano della forma né su quello della sostanza. Dopo Sarno, dopo Roma, dopo Foggia, dopo i crateri sprofondati nel Mugello proprio sulle gallerie TAV, i cittadini non accettano cantieri al buio. Anche per questo motivo Idra ha scritto ieri a Biagi l'ennesima lettera, con richiesta esplicita di risposta scritta.

"Siamo fortemente preoccupati, assessore - scrive Idra a Gianni Biagi - per questa carenza di relazione con le associazioni del volontariato ambientale, anche alla luce delle notizie che riferiscono di un appuntamento per la discussione e l'approvazione del progetto da parte del Consiglio comunale per la data, assai prossima, del 26 novembre".

Idra conclude: "Non vorremmo che tempi così accelerati di decisione e tempi così lenti di informazione rendessero difficoltoso alla società civile e alle sue espressioni il compito di portare il proprio contributo democratico al dibattito istituzionale sull'argomento, o impedissero addirittura di venire a conoscenza di aspetti qualificanti del progetto (costi, impatto ambientale, conseguenze urbanistiche, ad esempio)".

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