Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA
Firenze, 19.11.’05
TAV: effetti collaterali.
VIGNETTA DI GIULIANO N. 6 DA IDRA ALLA VAL DI SUSA.
Sabato 19 novembre 2005
Vignetta n. 6
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“Per avere danneggiato
con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro
i seguenti corsi d'acqua [segue un elenco di 24 corsi d’acqua]. Condotte tutte più
volte reiterate, così causando una grave perdita di potabilità e qualità delle
acque e con una sostanziale compromissione ed alterazione della vita vegetale e
animale all'interno dei corsi d'acqua, nonché una alterazione degli stessi
corsi d'acqua mediante accumulo nel loro alveo e sulle sponde di limi fangosi,
tali da distruggere, limitare e comunque alterare il normale sviluppo
dell'ecosistema dei luoghi. Con le aggravanti di avere commesso il fatto su
cose destinate a pubblico servizio e utilità, di aver agito con il concorso di
più di cinque persone, di avere cagionato un danno anche patrimoniale di
rilevante gravità”.
“Per avere, in concorso tra loro e con più azioni
esecutive del medesimo disegno criminoso, nelle rispettive qualità indicate,
danneggiato i seguenti fiumi, torrenti, fossi [segue un elenco di 17 fiumi,
torrenti e fossi], le seguenti sorgenti [51 unità], i seguenti pozzi [28
unità], i seguenti acquedotti [2 unità]. In particolare per averli
prosciugati o comunque disperdendone le acque limitandone le portate e
pregiudicandone anche in modo irreversibile il loro utilizzo sia in
relazione all'approvvigionamento idrico di acque potabili, sia in relazione ad
ogni altro uso antropico, sia economico che di svago che, infine alle funzioni
proprie negli ecosistemi locali e ciò in difetto di previe specifiche richieste
alle autorità competenti e quindi in difetto delle relative autorizzazioni.
Complessivamente per aver drenato e disperso dall’inizio dei lavori la somma
complessiva di non meno di 44.933 milioni di metri cubi di acqua nel territorio
della Comunità Montana del Mugello. Con l'aggravante di aver commesso il
fatto su acque superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal
sottosuolo, pubbliche ai sensi della l.n. 36/94 e comunque su acque destinate
per loro natura a pubblico servizio e per avere agito in più di cinque persone”.
Passaggi relativi ai
primi due capi di imputazione derivanti dai danni ambientali attribuiti ai
cantieri TAV fra Monte Morello e Firenzuola negli anni che hanno preceduto il
processo penale apertosi presso il Tribunale di Firenze il 23 febbraio 2004
(tuttora in corso, con udienza calendarizzate fino a luglio 2006). Risultano
rinviati a giudizio esponenti del CAVET (Consorzio Alta Velocità Emilia
Toscana: Impregilo S.p.A., CMC-Cooperativa Muratori e Cementisti, FIAT
Engineering S.p.A., CRPL-Consorzio Ravennate di Produzione e Lavoro). Si tratta
del consorzio al quale il general contractor FIAT ha affidato la
progettazione e l’esecuzione dei lavori per la costruzione della tratta
ferroviaria ad Alta Velocità fra Bologna e Firenze.