Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 19.10.'01
TRENI AD ALTA VELOCITÀ:
PERCHÉ SOLO ORA LA SICUREZZA?
Coronata dal successo la lunga battaglia condotta dall’Associazione di volontariato Idra
, che da anni denuncia le condizioni di grave insicurezza nelle quali sono stati progettati e vengono attualmente costruiti ben 60 km di tunnel ferroviario TAV fra Bologna e Firenze.Sei anni dopo l’approvazione del progetto di tratta TAV sotto l’Appennino, leggiamo che il presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici Aurelio Misiti si dichiara indisponibile a firmare il collaudo dell’opera, sciaguratamente priva della galleria di servizio.
Ma Idra aveva reso nota questa circostanza da subito, informandone la magistratura e le più alte cariche pubbliche (Ministri dell’Ambiente, dell’Interno e dei Trasporti, sottosegretari, Servizio di protezione civile, Presidenti della Repubblica). Perché soltanto oggi, oltre 5 anni dopo l’avvio dei cantieri, si ammette l’esistenza di questa determinante carenza progettuale?
L’adeguamento agli standard di sicurezza richiederà, secondo Misiti, un ulteriore investimento compreso fra il 30% e il 40% del costo dell’opera (che nel frattempo è arrivato alla somma di almeno 8.150 miliardi, tutti rigorosamente pubblici). Ma l’adeguamento provocherebbe inevitabilmente – secondo Idra - anche un notevole aggravio del già pesante impatto ambientale e sociale.
Il progetto TAV sembra ancora una volta rispondere a logiche di "lievitazione programmata" della spesa pubblica: Idra chiederà perciò alla Corte dei Conti di verificare attentamente i meccanismi e le responsabilità attive nella fase delle scelte e delle eventuali omissioni, ritenendo inaccettabile che un progetto così insufficiente continui a prosciugare le casse dell’erario e a imporre incrementi di danno ambientale irreversibile a territori pregiati.
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