Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 18.9.’12
TAV a Firenze, Idra
a Rossi: “Conviene davvero partire con gli scavi?”.
E gira al presidente
della Regione Toscana la lettera appena trasmessa dal commissario europeo Potočnik: “La informo che i miei servizi non
mancheranno di dare riscontro all’esposto dell’associazione Idra”.
“Avevano un tempo entro il quale pronunciarsi e non
l’hanno fatto. Significa che non c’è la volontà di fermare quel regolamento,
che può proseguire il suo corso verso la pubblicazione”. Così, nel virgolettato attribuitogli dalle cronache,
il direttore dei Trasporti della Regione Toscana Riccardo Baracco avrebbe
commentato alcuni giorni fa la notizia, proveniente da
Bruxelles, secondo la quale non è configurabile alcun silenzio assenso in
merito alla questione se il progetto di regolamento sulle terre da scavo del
governo italiano violi o meno il diritto ambientale UE.
Nelle ore immediatamente successive è pervenuta a Idra una precisazione autorevole, scritta direttamente dal
commissario europeo all’Ambiente Janez Potočnik:
i suoi servizi “non mancheranno di dare riscontro all’esposto dell’associazione Idra”, su cui il deputato europeo Andrea
Zanoni aveva sollecitato il 20 luglio scorso l’attenzione
del commissario.
Nella risposta trasmessa a Zanoni, Potočnik
aggiunge, quasi a rispondere indirettamente alla Regione Toscana: “La informo inoltre che, qualora le Autorità italiane disciplinassero lo smaltimento delle terre
e rocce da scavo in modo incompatibile con la direttiva 2008/98/CE, la
Commissione non esiterà ad adottare le iniziative necessarie per garantire il
rispetto del diritto UE da parte della Repubblica italiana”.
Idra ha trasmesso immediatamente la nota del commissario
europeo all’Ambiente al presidente della giunta regionale toscana Enrico Rossi
e agli assessori Annarita Bramerini e Luca Ceccobao. Accompagnando l’invio del
documento con questa riflessione: “Noi temiamo che se la Regione Toscana
persevererà nel considerare di fatto ‘approvato’ il regolamento proposto dal
governo italiano, a validazione europea ancora sospesa, dalle conseguenze di
tale scelta potrebbero derivare gravi pregiudizi per
l’erario: un’opera di durata così imponente come il doppio tunnel TAV nella città patrimonio mondiale dell’Unesco, con
annessa stazione sotterranea in fregio al subalveo del torrente Mugnone,
rischierebbe di essere avviata e poi interrotta per effetto di una procedura di
infrazione comunitaria. Un’ipotesi non del tutto peregrina, tenuto conto dei
provvedimenti adottati in passato dall’Europa nei confronti della legislazione
italiana in materia di rifiuti, dei quali il commissario europeo all’Ambiente
ha ovviamente contezza. Non è difficile immaginare come lo stravolgimento
dell’equilibrio contrattuale che potrebbe derivare dalla modifica di alcuni
fondamentali elementi caratterizzanti le soluzioni progettuali approvate per il
Nodo AV di Firenze, di importanza strategica per la realizzazione delle opere
affidate al General Contractor, sarebbe suscettibile di determinare variazioni
significative nelle tempistiche convenute e nei costi stimati. Costi che già
risultano – da inchieste giornalistiche alle quali non sembra abbiano fatto
seguito smentite ufficiali – in sostanziosa lievitazione ancor prima che le
operazioni di scavo siano avviate. Non
parliamo poi del danno sociale che verrebbe indotto da uno stop degli scavi ‘a
cuore aperto’ nella città di Firenze: ne risentirebbero pesantemente, temiamo,
l’economia, l’ambiente, la fruibilità della città e la sua stessa immagine nel
mondo, oltre che la credibilità delle istituzioni rappresentative che
avessero avallato con soverchia leggerezza la cantierizzazione”.
Così si chiude l’appello di Idra a Rossi, Bramerini e Ceccobao: “Vi
chiediamo dunque di adottare la più opportuna cautela in una
materia – come questa - così spinosa, controversa e tuttora incerta quanto a
procedure di regolamentazione compatibile con le esigenze dell’economia e
dell’ambiente”.
La risposta del Commissario europeo
all’Ambiente Janez Potočnik
all’eurodeputato Andrea Zanoni
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La lettera del deputato europeo
Andrea Zanoni al Commissario all’Ambiente Janez Potočnik
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