Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 18.9.'01
ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA
SE I PROBLEMI IDROGEOLOGICI CAUSATI DAI CANTIERI TAV
NON SONO STATI ANCORA RISOLTI,
C'È UNA SOLA SOLUZIONE URGENTE ED EFFICACE DA ADOTTARE:
SI RIAPRA SUBITO LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE.
"Alta velocità: irrisolti i problemi a Marzano". Così titola il proprio comunicato stampa, oggi, il Consiglio Regionale della Toscana.
Secondo Idra, l'unica soluzione seria ai gravissimi problemi idrogeologici confermati nel momento in cui, ancora una volta, non si autorizza il riavvio dello strategico cantiere TAV di Marzano, chiuso a giugno quando iniziò a perdere quantità elevate e imprecisate di ottima acqua di falda di montagna, è la riapertura del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale per la tratta ad Alta Velocità Bologna-Firenze.
Se il Ministero dell'Ambiente non ha fatto a suo tempo il suo dovere, si provveda subito a recuperare il terreno perduto.
Idra ricorda come già il 13 gennaio del '97, il "Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro i progetti di alta velocità di Firenze, Terzolle, Mugnone e Mugello" e una quantità di altri soggetti, privati e associativi, trasmisero formalmente al Servizio Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente una richiesta di riapertura dei termini della Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di tratta ferroviaria ad alta velocità Bologna-Firenze.
Nella richiesta si scriveva:
"Ci appelliamo alla Direzione di codesto Servizio affinché sia riaperto e riesaminato il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto della tratta ferroviaria ad alta velocità Bologna-Firenze. Già nel ricorso amministrativo attualmente pendente innanzi il TAR Lazio sono state segnalate, anche da alcuni firmatari della presente istanza, talune gravi insufficienze riscontrate nel procedimento (mancanza della VIA sul progetto di variante apportato al progetto originario e incompletezza del progetto esecutivo portato in Conferenza dei Servizi; esclusione dei nodi di Bologna e di Firenze e del tratto finale della linea verso Firenze, interrotta in galleria; deficienze sostanziali della progettazione tecnica di impatto ambientale, necessariamente preliminare al progetto esecutivo; mancata soluzione di rilevanti problemi tecnici; assenza del parere geologico-tecnico sulle condizioni di stabilità dei versanti per il progetto di massima, redatto dal Servizio Geologico Nazionale; assenza del progetto redatto ai sensi della normativa antisismica; ecc.").