Associazione di volontariato Idra
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Firenze, referendum tramvia: la giunta scricchiola, bocciati gli
“ambientalisti del fare”
Si trattava di un referendum soltanto consultivo, e
per giunta fortemente politicizzato. Eppure una quota importante di fiorentini
ha voluto manifestare un dissenso che
– proviamo a interpretare – travalica
forse il tema della tramvia e interessa invece l’intera sfera del governo della
città di Firenze. Appare debole la lettura riduttiva che certi
amministratori sembrano voler dare dei risultati di questa consultazione,
quando tentano di annettere all’area del “consenso” quel 60 per cento di
cittadini che – per motivi i più svariati – hanno deciso di non votare, e
quindi di non dar credito proprio alla campagna pro-tramvia (e non
pro-astensione, ci pare) che la giunta ha allestito in grande stile col
supporto di alcuni “ambientalisti” vicini alle scelte di Palazzo Vecchio. Anche
a questi, diverse decine di migliaia di fiorentini – tormentati da
cantierizzazioni ormai ubiquitarie e permanenti, che ne avvelenano la vita
quotidiana e la salute fisica e psichica - hanno riservato in modo esplicito una severa bocciatura.
Adesso si tratta di riscrivere i programmi per la mobilità a Firenze e nell’area fiorentina.
Anzi, di scriverli, se è vero che –
come ammette candidamente l’”Area di coordinamento
pianificazione territoriale” della Regione Toscana – non esiste neppure l’ombra
di un documento tecnico complessivo che
descriva l’assetto programmato per il nodo ferroviario fiorentino con il
nuovo passante sotterraneo AV, la relativa stazione, lo scavalco di Castello, i
servizi ferroviari nazionale, regionale e metropolitano, la rete di trasporto
pubblico (tranviaria e su gomma) integrata con i servizi ferroviari. Urge rimettere la spesa pubblica sulle
proprie gambe, verificare la disponibilità delle risorse senza indebitare
ancora una volta i nostri figli e nipoti, misurare preventivamente l’efficacia
degli interventi.
Nel frattempo, procedono in piena città i lavori di cantierizzazione del torrente Mugnone, corollario
dell’ancora incertissima stazione TAV. Quasi
tre anni (dichiarati) di lavori progettati, approvati e avviati senza una
specifica Valutazione di Impatto Ambientale e senza informazione ai cittadini.
Da stamani sono di turno le trivelle. Ecco una buona misura della democrazia, della trasparenza e della partecipazione nella
città di Firenze!
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Lavori sul torrente Mugnone, Via
Buonsignori
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Lavori sul torrente Mugnone, Via
Gordigiani