Associazione di volontariato Idra

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per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 18.12.'00

 

CI VOLEVA UN GOVERNO DI SINISTRA

PER FARE ACCORRERE NELLA ROSSA TOSCANA

LE FAMIGLIE E GLI AMMINISTRATORI (DI SINISTRA)

DEL SUD

A TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI?

LA STORIA, DI QUESTI TEMPI, RISERVA SORPRESE!

 

Sono annunciati per domani al Carlone, fra Vaglia e San Piero a Sieve, alla messa che il cardinale di Firenze Silvano Piovanelli celebrerà per i minatori TAV, almeno due pullman pieni zeppi di donne ("e ben che siamo donne, paura non abbiamo…"), mogli, madri, sorelle e figlie dei lavoratori della tratta ferroviaria ad Alta Velocità Firenze-Bologna.

Insieme a loro sono annunciati sindaci e altri amministratori di sinistra della Calabria.

Tutti a difendere il diritto a un orario di lavoro decente, alla sicurezza, alla dignità, dei loro uomini inghiottiti nel ventre di una terra inospitale fatta di fango, di rischio, di stress, di isolamento sociale, di abbrutimento esistenziale.

Succede nell'anno del Giubileo nella rossa Toscana.

Qui si sperimentano, nei cantieri dell'Alta Velocità ferroviaria, accordi che - hanno denunciato in questi giorni anche altre rappresentanze sindacali unitarie della Toscana - "rappresentano un pericoloso ritorno indietro rispetto alle conquiste sindacali dei settori industriali degli ultimi trent'anni", mentre si registrano "comportamenti delle organizzazioni sindacali di categoria tesi a limitare l'accesso ai "diritti sindacali" (assemblee e permessi) in ragione di chi li richiede e di che cosa si dice".

E' forse questo il segnale di un nuovo modello strisciante di lavoro e di relazioni industriali?

Idra desidera esprimere la propria solidarietà incondizionata ai lavoratori in lotta, e il proprio sostegno alle loro richieste di condizioni che non tradiscano i princìpi della Costituzione, ma anche di opportunità di progresso armonico e equilibrato per le loro regioni di appartenenza, che colmino - piuttosto che approfondire - il divario storico accumulato nei decenni fra Nord e Sud.

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