Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA     Firenze, 17.7.'07

 

TAV A FIRENZE, IDRA AL MINISTRO DEI TRASPORTI BIANCHI: “TORNIAMO A RALLEGRARCI DELLE SUE DICHIARAZIONI: URGE INCONTRO TECNICO”

 

 

E’ da 10 mesi sul tavolo del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, e qualcuno a Roma deve averlo letto: le 108 pagine del Libro Bianco sul Nodo Alta Velocità di Firenze inviato da Idra lo scorso settembre 2006 non contengono soltanto, e nei dettagli, le controindicazioni di carattere trasportistico, erariale e ambientale che presenta il progetto di sottoattraversamento AV di Firenze. Contengono soprattutto, ribadisce Idra in grassetto nella lettera inviata stamani al ministro dei Trasporti, le controindicazioni “di natura formale e procedimentale che permetterebbero di fare il necessario passo indietro rispetto agli accordi fin qui sottoscritti”.

Ecco perché, dopo le parole pronunciate ieri dal ministro in Regione Toscana (il sottoattraversamento dell’Alta Velocità fiorentina «è ancora tutto da giocare») e apprezzate dall’associazione ecologista indipendente fiorentina, Idra prende carta e penna e torna a proporre quel summit tecnico suggerito già l’anno scorso, al quale il ministro aveva risposto di essere interessato: una delegazione nazionale di alto livello, con competenze di natura trasportistica, finanziaria, ingegneristico-progettuale, urbanistica e ambientale è di nuovo pronta a partire per Roma, per scongiurare il secondo disastro annunciato, questa volta in piena Firenze, dopo quello che la TAV ha combinato – con effetti anche irreversibili - in Mugello e a Monte Morello. L’apparente impossibilità di una pianificazione di insieme degli interventi sul nodo fiorentino, l’assenza di un “documento tecnico unico” sull’assetto complessivo delle infrastrutture e del servizio di trasporto ad esse legato, ammesse dallo stesso responsabile dell’”Area di Coordinamento Pianificazione Territoriale e Politiche Abitative” della Regione Toscana, non aiutano certo a star tranquilli. Del resto, le alternative al doppio buco AV non mancano: gioverebbero anzi all’intero sistema dei trasporti nazionale e regionale!