Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 17.7.'01

 

Mistero Moscheta: com'è andata veramente questa storia?

La distruzione delle sorgenti storiche da parte della TAV

era prevista oppure no?

L'associazione fiorentina di volontariato Idra sta cercando di capire com'è andato uno dei tanti episodi di grossolano danno ambientale di cui è costellata la costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità fra Firenze e Bologna. Si tratta questa volta di un danno ancora evitabile (e per questo si raccolgono firme sotto una petizione al Parlamento europeo proprio in queste settimane): le sorgenti storiche della Badia medievale di Moscheta, nel Sito di Importanza Comunitaria "Conca di Firenzuola", in provincia di Firenze, secondo le previsioni saranno "colpite e affondate" dal tunnel della TAV il prossimo agosto.

Nel notiziario "Comunità Montana informa - le nuove Linee veloci", che la Comunità Montana del Mugello ha prodotto "in collaborazione con TAV" (!) e ha diffuso nella valle a partire da marzo, compare un'intervista al sindaco di Firenzuola Renzo Mascherini dal titolo "Preoccupazioni per Moscheta".

Il primo cittadino del Comune nel quale si erano verificati i primi gravi danni ambientali già nell'estate del '98 (quando furono prosciugate in modo irreversibile le sorgenti che alimentavano gli abbeveraggi del bestiame e gli acquedotti di Castelvecchio e di Visignano, con moria di trote e crostacei), afferma testualmente: "Nel 1995, in conferenza di servizi, nessun impatto era previsto con le sorgenti di Moscheta". E si dice giustamente preoccupato per la sorte del torrente Veccione, il fiume della valle d'Inferno, con acque incontaminate piene di gamberi e trote, biotopo di valore europeo, destinato ad andare in secca. Ma non c'è solo Moscheta, fa notare il sindaco: "Una situazione analoga riguarda la valle del Diaterna, valle altrettanto stupenda, con ottime prospettive di sviluppo legate al turismo ambientale, prospettive che invece possono essere compromesse dallo scavo della galleria di Castelvecchio, che drena acqua a monte, rischiando di far seccare il Diaterna".

Idra nel frattempo si era rivolta per informazioni all'ARPAT. Ecco il risultato.

"Riguardo eventuali previsioni di interferenza sulle sorgenti Felciaione e Moscheta (Comune di Firenzuola, valle del Torrente Veccione) che fossero presenti nei documenti progettuali", risponde il 12 marzo 2001 il responsabile della Sezione Grandi Infrastrutture di mobilità dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale, dr. Stefano Rossi, "da verifiche effettuate, risulta che le due sorgenti erano considerate a probabile rischio di impatto nella relazione idrogeologica presentata in conferenza di servizi nel 1993. In successive fasi della conferenza di servizi (1995) è stata presentata una ulteriore relazione idrogeologica, dove si indicava la sorgente Moscheta come a possibile rischio di impatto, mentre per la sorgente Felciaione si indicava scarsa probabilità di interferenza". E aggiunge: "Si sono succeduti altri documenti progettuali, fra cui i più recenti (ottobre 2000, ndr) indicano entrambe le sorgenti come "ad alta probabilità di impatto"".

Chi ha nascosto allora al sindaco di Firenzuola le carte del progetto che anche lui risulta avere approvato in Conferenza di Servizi il 28 luglio del '95?

O invece non dobbiamo credere all'ARPAT, e quelle carte (di cui vengono forniti nella risposta a Idra tutti i codici di riferimento) non esistono?

Come si vede, si tratta dell'ennesimo capitolo di un balletto di responsabilità che merita un chiarimento pubblico e definitivo. Lo chiede Idra in una lettera inviata al sindaco Renzo Mascherini.

info ( 055.233.76.65 e-mail idrafir@tin.it web www.dadacasa.com/idra

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