Associazione di volontariato Idra
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Partecipazione a Firenze: tavolo poco credibile, Idra abbandona.
Mentre la
nave dell’Amministrazione comunale di Firenze appare affondare sotto i colpi
della partecipazione attiva dei cittadini, dell’iniziativa giudiziaria, dei
sequestri e degli avvisi di garanzia, delle dimissioni in Giunta, delle
lacerazioni in maggioranza e dei discussi colpi di teatro mediatici, la
barchetta della “partecipazione di Palazzo” vorrebbe continuare a veleggiare
tranquilla in mezzo a cotanta burrasca.
In un incontro disertato ancor più dei precedenti dai
singoli, dai comitati e dalle associazioni (poco più delle dita di due mani
bastavano a contare i presenti), si è celebrato ieri l’altro sera il rito della rilettura definitiva delle linee guida
per la stesura del Regolamento per la partecipazione del Comune di Firenze,
presso l'assessorato alla Partecipazione, Sala degli Specchi, in via
Ghibellina. Un regolamento che Palazzo Vecchio vorrebbe condiviso e partecipato dalla
città, ma che registra un clamoroso flop
di ... partecipazione.
Idra è intervenuta nel dibattito segnalando non solo la
preoccupante assenza della stragrande maggioranza della società civile, ma
anche la farraginosità dei contenuti del documento proposto e l’inadeguatezza
del linguaggio adottato. Paradossalmente, la partecipazione diventa nella bozza
fornita “un metodo per valorizzare il
senso civico (...), per promuovere consapevolezza dell’entità e della
complessità dei problemi e per offrire la possibilità di poter contribuire alla
loro soluzione”. È del tutto
evidente, al contrario, quanto
l’intervento dei cittadini nella vita politica e amministrativa fiorentina sia
non solo un dato di fatto consolidato (altro che un valore da promuovere!), ma soprattutto un fenomeno sgradito, che
turba il sonno dell’Amministrazione. Sarà un caso se nel Piano Strutturale vengono
esclusi dal piatto della partecipazione proprio i
progetti più (s)qualificanti sul piano urbanistico e ambientale, come la TAV? E
se illustre assente – a meno di un nostro abbaglio – risulta la partita di
Castello?
Idra ha
deplorato ancora una volta l’altra sera l’ostinata evidenza della
indisponibilità dell’Amministrazione a dare una pur minima prova di apertura
alla città sulle questioni cruciali. Un mese fa Idra aveva chiesto all’assessore
Bevilacqua di mostrare almeno in un caso-simbolo l’applicazione del principio
della partecipazione. “Prima di andare in
ferie, questa Amministrazione apra un cantiere di partecipazione su una di
quelle famose invarianti strutturali blindate. Tramvia? Mugnone? Alta Velocità?
Quelle che sono state negate per definizione al dibattito della città di
Firenze. Vediamoci su queste”. Lo scorso 6 dicembre l’assessore ha risposto
al portavoce di Idra che nessuna di
queste ipotesi è al momento praticabile.
Idra ha
suggerito quindi ai pochissimi presenti all’appuntamento per la rilettura delle
linee guida per il Regolamento di non
lasciarsi intrappolare in un meccanismo-foglia-di-fico destinato peraltro, con
ogni probabilità, a non arrivare neppure alla soglia di quel Consiglio comunale
che dovrebbe discuterlo ed eventualmente approvarlo. Il massimo organo
collegiale eletto dai cittadini appare infatti soffrire da settimane di una
credibilità istituzionale sempre più risicata, disertato com’è dallo stesso
sindaco Leonardo Domenici. In un contesto del genere, ha osservato Girolamo
Dell’Olio per Idra, continuare a
sedere a questo tavolo della partecipazione dal sapore un po’ farsesco, al
quale neppure l’assessore era presente, sarebbe non solo inutile ma addirittura
dannoso: meglio ‘capovolgere il tavolo’ e denunciare – come ha fatto già più
volte in precedenza l’associazione ecologista
fiorentina, che non si è negata al confronto anche in questa più recente
occasione – quanto sia poco plausibile, per una Amministrazione comunale come
quella fiorentina, proporre l’avvio formale di un processo di partecipazione
che quotidianamente viene negato nei fatti.
L’associazione Idra ha abbandonato quindi la riunione,
chiedendo ai “facilitatori” delegati a presiederla che l’assessorato dia conto pubblicamente, nei propri comunicati ufficiali,
del vuoto oggettivo di adesione della città al progetto: al dissenso
esplicito di Idra va infatti sommata
l’evidente sfiducia di massa testimoniata dall’assenza di tutta quella quota di
cittadinanza attiva che, attraverso i comitati, le associazioni e i singoli
anima invece, ed efficacemente, la vita civile e il dibattito pubblico a
Firenze.
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Cantiere
Mugnone, Ponte all'Asse