Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 16.10.’02

PEGGIO DEI BLACK BLOC: IDRA DAL PREFETTO SERRA.

"LE SCELTE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI PER LE GRANDI INFRASTRUTTURE HANNO AVVIATO UN PROCESSO DI VANDALIZZAZIONE PROGRESSIVA DELLA CITTÀ, DELL’AMBIENTE E DEL DIRITTO". L’ASSOCIAZIONE IDRA, CHE SARÀ RICEVUTA DOMANI POMERIGGIO DAL PREFETTO DI FIRENZE ACHILLE SERRA, DENUNCIA E DOCUMENTA.

"I cittadini non possono continuare a credere in queste istituzioni: il prefetto intervenga con tutta l’urgenza necessaria!". Questo l’allarme che l’associazione Idra documenterà nel corso dell’incontro, domani pomeriggio alle 18, col prefetto di Firenze Achille Serra sulle conseguenze sociali e ambientali dei "grandi cantieri". Un lungo elenco di SOS nell’agenda della discussione, che passerà al setaccio i progetti e il sistema dei controlli che hanno permesso di prosciugare in maniera irreversibile tanta parte del Mugello e stanno attualmente sfigurando la città di Firenze:

La somma di queste condizioni, pesanti, ha convinto Idra a proporre al Prefetto di Firenze Achille Serra, mentre si discute di rischi per la città legati a un forum internazionale di qualche giorno, una riflessione sui danni certi e di lungo periodo che la città appare condannata a subire per effetto di scelte definite improvvide, e di comportamenti amministrativi considerati scandalosi.

Idra chiederà al Prefetto di intervenire pubblicamente presso le autorità amministrative locali e gli organi di governo centrali, affinché si ponga fine alle violenze che i cittadini, la salute e l’ambiente sono costretti a sopportare in nome di progetti privi di trasparenza e di qualsiasi seria verifica di utilità sociale, e i cui costi per l’erario pubblico lievitano in maniera incontrollata. Ogni ulteriore ritardo non potrà che aggravare la crisi di fiducia nelle istituzioni, e alimentare l’accumulo di tensioni sociali che l’azione del Prefetto è invece tenuta a prevenire.

Come ha già anticipato la scorsa settimana in una lettera al dott. Serra, Idra tornerà a proporre con forza che "la Prefettura entri a far parte del meccanismo dei controlli sulle grandi infrastrutture a Firenze e nella sua provincia, assumendo compiti di coordinamento fra i tanti soggetti istituzionali fin qui operanti senza sinergie, e si configuri come punto di contatto e di raccordo informativo e operativo (ai sensi della normativa vigente) fra la società civile e i poteri centrali (Ministeri competenti), in particolare quei Dicasteri che risultano privi di articolazioni territoriali periferiche".

Sarà infine discusso col Prefetto un capitolo anch’esso vergognoso della vicenda TAV: il lavoro e la sicurezza nei cantieri, i turni massacranti, i diritti calpestati e le tutele-fantasma. Esemplare il caso del Rappresentante Sindacale Unitario (RSU) Aldo Laino, al quale non viene riconosciuta la copertura assicurativa dopo un grave incidente automobilistico durante un trasferimento per attività di rappresentanza dei lavoratori. Una falla nel sistema delle tutele che riguarda tutti gli RSU d’Italia.

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