Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA
15.7.’08
BUCO NERO ERARIALE TAV: ALLARME LANCIATO A CAMERA E
SENATO
C’È UNA NUOVA
VORAGINE CHE SI STA APRENDO NEI CONTI DELLO STATO: NON SI PUÒ FAR FINTA DI
NULLA.
L’ASSOCIAZIONE IDRA SCRIVE AL MINISTRO DELL’ECONOMIA
GIULIO TREMONTI.
E MENTRE ATTENDE UN
RISCONTRO, INVIA ANCHE ALLE PRESIDENZE DELLE CAMERE IL DOCUMENTO FIRMATO DALL’AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI
PUBBLICI, CHE LORO STESSE HANNO NOMINATO: SOTTO ACCUSA IL “SISTEMA TAV”.
Qualcosa di ben più grave di un semplice gigantesco buco nero erariale.
Quello messo in campo dalla TAV,
come documentano le conclusioni dell’istruttoria dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici,
appare essere un “sistema”, destinato ad
aggravare ulteriormente il record negativo di 1.661,4
miliardi di euro raggiunto ad aprile dal debito pubblico nazionale.
L’associazione fiorentina
indipendente Idra, che monitora da 14
anni la lievitazione dei costi della TAV, ha scritto il 2 luglio al ministro
Tremonti: “Desideriamo segnalarLe un documento esplosivo, frutto
di un’istruttoria sugli interventi
gestiti in Italia da TAV S.p.A., condotta dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e
forniture anche a séguito di un
esposto della nostra Associazione. Abbiamo verificato che il documento potrebbe
non essere in Suo possesso, benché sia di Suo oggettivo interesse. Ci sembra
sufficientemente grave e preoccupante il contenuto della radiografia che
dell’impalcatura contrattuale, progettuale ed esecutiva degli interventi
gestiti da TAV SpA svolge nella propria Risoluzione del dicembre scorso l’Autorità per la vigilanza. Abbiamo
pensato perciò che, nella complessa congiuntura economica e finanziaria che il
nostro Paese attraversa, possa essere utile al Ministro dell’Economia e delle
finanze conoscere – caso mai non ne fosse già edotto – i tratti di questa peculiare fattispecie di
‘speculazione’, eversiva del buon governo della spesa pubblica, che la
risoluzione dell’Autorità descrive con drammatica precisione”.
Tremonti non ha ancora fornito
riscontri all’associazione fiorentina. Che, in vista dell’imminente voto in
Aula sul decreto legge che anticipa la Finanziaria, ha deciso di inviare anche
ai presidenti delle due Camere una copia del documento dell’Autorità per la vigilanza, organo
collegiale costituito da sette membri nominati con determinazione adottata
d'intesa proprio dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della
Repubblica, scelti – si legge sul sito dell’Autorità
– “tra personalità operanti in settori
tecnici, economici e giuridici con riconosciuta professionalità”. Nel testo
trasmesso all’on. Giancarlo Fini e al sen. Renato Schifani Idra evidenzia i passaggi più significativi, che in più casi
individuano proprio nell’assetto contrattuale che ruota intorno alla figura dei
general contractor nodi strutturali di fondo della strategia di “attacco alla
diligenza” della finanza dello Stato. Si impone pertanto, secondo Idra, “una rivisitazione profonda - da parte
del Parlamento – del piano di investimenti per le cosiddette grandi opere
programmate o ipotizzate, ma anche avversate da tanta parte delle popolazioni,
nel nodo di Firenze, in Val
di Susa, in Liguria, in Lombardia, in Trentino-Alto
Adige, in Veneto, Friuli e Venezia Giulia, che
tenga conto dei risultati inquietanti dell’istruttoria dell’Autorità”.