Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA      Firenze, 15.3.’05

 

ALTA VELOCITÀ: BEN VENGA UNA VALUTAZIONE DI IMPATTO FINALMENTE MEDITATA! LO SCAVALCO DI CASTELLO COLPISCE IL QUADRANTE PIÙ VULNERABILE DI FIRENZE E APRE LE PORTE A UNA CANTIERIZZAZIONE DI ALMENO NOVE ANNI, INSOSTENIBILE PER LA ‘CITTÀ DEL FIORE’.

IDRA PLAUDE ALLA CAUTELA MOSTRATA DALLA COMMISSIONE VIA DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E FORMULA QUATTRO CONCRETE PROPOSTE OPERATIVE.

 

 Con quale coraggio – aveva scritto nei giorni scorsi l’associazione ecologista fiorentina Idra al sindaco di Firenze Leonardo Domenici e al presidente della Regione Toscana Claudio Martini - potreste Voi firmare in nome e per conto delle popolazioni coinvolte nelle conseguenze del progetto AV l’atto definitivo di consegna dell’area metropolitana fiorentina e della città di Firenze, preziosa al mondo, a un assalto ciclopico programmato, quanto meno decennale, di ruspe e talpe, cemento e acciaio, camion e betoniere, polveri, gas di scarico, rumore e congestione aggiuntiva? Non sarà dunque valso a nulla il serio segnale di allarme ambientale e sanitario lanciato recentemente dall’ARPAT? Non pensate, come noi, che la messa in cantiere in queste condizioni di “grandi opere” autostradali e di Alta Velocità ferroviaria non potrà che arrecare un contributo inverso a quello auspicato dall’Agenzia Regionale e dagli epidemiologi responsabili dello studio, per gli effetti attesi anche sulla viabilità, sulla sicurezza delle strade, sull’inquinamento atmosferico e acustico?”.

L’appello di Idra agli amministratori locali si era trasformato però in un boomerang. Martini e Domenici non solo non avevano risposto all’associazione: avevano pensato bene di chiedere ai ministri alle Infrastrutture Pietro Lunardi e all'Ambiente Altero Matteoli niente meno che di derogare agli impegni assunti (su richiesta degli stessi Enti locali) per la “grande opera” fiorentina, e cioè alla scelta di un unico appalto dell'insieme delle opere del nodo (passante, stazione e scavalco) per garantire l'unitarietà dell'opera. Secondo Martini e Domenici, che – ricorda Idra - dovrebbero tutelare più di ogni altro esponente istituzionale gli interessi delle comunità amministrate, la cantierizzazione che terrà sotto stress Firenze per almeno nove anni deve partire subito, anche senza tener conto dei risultati della valutazione di impatto (da sempre avversata dall’assessore fiorentino all’Urbanistica) da parte della Commissione appositamente istituita presso il Ministero dell’Ambiente. Le buone regole si fanno e si disfanno, dunque, a seconda delle circostanze?

 

Preso atto con soddisfazione della cautela mostrata invece dalla Commissione di Valutazione di Impatto del Ministero dell’Ambiente, Idra formula oggi, in nome della legalità e della trasparenza (due linee guida che non paiono rigorosamente seguite nelle procedure adottate o minacciate per l’Alta Velocità a Firenze), quattro concrete proposte operative:

·         l’Alta Velocità e l’assetto del nodo ferroviario di Firenze siano cancellati dal capitolo delle “invarianti strutturali di programma” (il termine con cui il Piano Strutturale di Firenze definisce i progetti sui quali la cittadinanza non può esercitare il diritto alla “partecipazione attiva e condivisa”): da una parte infatti l’intero pacchetto AV infatti non risulta ancora approvato; dall’altra, proprio l’estrema pesantezza dei suoi impatti suggerisce l’opportunità di verificare al massimo grado – non al minimo – i livelli di condivisione da parte della cittadinanza;

·         l’assetto del nodo ferroviario di Firenze e il potenziamento della rete e dei servizi metropolitani di superficie siano inseriti fra i temi sottoposti al Forum di partecipazione per il Piano Strutturale, inaugurato proprio in questi giorni dall’Amministrazione comunale;

·         la conferenza di servizi per lo Scavalco di Castello-Rifredi venga sospesa finché i cittadini non avranno potuto esprimere – nell’ambito del Forum - le proprie osservazioni sulla scorta di un’informazione completa e corretta sotto il profilo economico, infrastrutturale, sanitario e ambientale;

·         l’Azienda Sanitaria Locale e i Comuni interessati dalle conseguenze del trasporto ciclopico di materiali in entrata e in uscita dai mega-cantieri ipotizzati a Firenze siano coinvolti a pieno titolo nel procedimento della Conferenza di servizi.

 

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