Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA    Firenze, 15.2.’11

 

Mauro Moretti, ad di FS SpA, a Firenze.

Le associazioni “Il Mondo che Vorrei” onlus e “Assemblea 29 Giugno”, nate dalla tragedia ferroviaria del 29 giugno 2009 a Viareggio, hanno annunciato un loro presidio.

Idra, mentre esprime alle associazioni viareggine la propria vicinanza, commenta: “È una ben strana repubblica”.

 

L’associazione di volontariato ecologista Idra esprime la sua vicinanza alle associazioni viareggine che il 16 febbraio, a Firenze, ritengono opportuno esserci, davanti all’ad di Ferrovie Mauro Moretti che si incontra col presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e col presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci per parlare – fra l’altro – del monitoraggio e dell'informazione ai cittadini in previsione dei tunnel della TAV per il nodo fiorentino.

Idra comprende e condivide le motivazioni della presenza delle associazioni viareggine, che discendono sia dall’esigenza di giustizia che dalla qualità delle espressioni, diremmo, poco felici attribuite all’ad di FS in relazione al disastro ferroviario di Viareggio.

 

Per quanto riguarda il tema dell’incontro, Idra si sente di commentare che quella italiana è davvero una ben strana repubblica.

Singolare appare infatti l’associazione fra il conferimento del cavalierato del lavoro all’AD di Trenitalia, da una parte, e la ratio di un’impresa, la TAV fiorentina, in cui il fattore “lavoro” appare insussistente.

I due tunnel TAV che si prospettano altro non sembrano promettere infatti che una severa penalizzazione delle economie del delicato tessuto urbano, storico, architettonico e culturale della “città del fiore”, come lasciano del resto prevedere le esperienze pregresse del Mugello e della città di Bologna, contraddistinte da una analoga metodologia di intervento, a fronte di un aggravamento anche sul piano della logica del trasporto pubblico: i tunnel andrebbero infatti a servire una nuova, scomodissima stazione AV drammaticamente distante dal nodo centrale di Santa Maria Novella.

Suona strana, questa scelta, anche dal momento che le importanti voci istituzionali che definiscono inderogabile la necessità di contenere, e anzi ridurre, il mega-debito pubblico, sono poi le stesse che promuovono una inspiegabile – e costosissima - soluzione di sottoattraversamento TAV per il nodo di Firenze: un progetto integralmente pagato con i soldi pubblici.

Ma è poi davvero così strano?...

 

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