Associazione di volontariato Idra
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TAV: ULTIMO ATTO
DELLO SNATURAMENTO DI FIRENZE?
IDRA A COLLOQUIO COL PRESIDENTE
DELL’OSSERVATORIO AMBIENTALE.
Costi e tempi aggiuntivi, tassi di
incertezza progettuale ed esecutiva, modalità di approvvigionamento e
smaltimento dei materiali nell’ultima edizione del sottoattraversamento TAV della città
dell’UNESCO licenziata col parere e le nuove prescrizioni dell’Osservatorio
Ambientale: questi alcuni dei principali argomenti sul tavolo dell’incontro (domani 16 febbraio alle 16.30, presso la sede
dell’Osservatorio, negli
uffici di Italferr, stazione di S. Maria Novella) di una delegazione dell’associazione
ecologista Idra col presidente
dell’Osservatorio, il geologo Pietro Rubellini, che ha
accolto la richiesta di colloquio avanzata la settimana scorsa.
Scopo dell’appuntamento, “poter meglio conoscere ed apprezzare i riflessi - nelle prescrizioni dettate dall’Osservatorio - delle proposte e delle osservazioni avanzate nel corso di due audizioni dalla nostra Associazione”, scriveva Idra nella lettera al dott. Rubellini.
E aggiungeva: “Gradiremmo
inoltre poter avere ragguagli anche sui contenuti delle audizioni delle altre
Associazioni Ambientaliste coinvolte nel procedimento, e sui contributi degli
altri Osservatori Ambientali richiamati nel comunicato”. Evidente il
riferimento al preoccupante precedente (tuttora in essere) del
sottoattraversamento TAV a Bologna.
Idra è parte civile nel procedimento penale a carico dei costruttori della
TAV in Mugello, riconosciuti dal Tribunale di Firenze responsabili di danni e
illeciti ambientali gravi. La Corte dei conti, d’altronde, ha ipotizzato per la
tratta appenninica TAV un danno erariale gigantesco (741 milioni di euro), del
quale ha chiamato a rispondere nei mesi scorsi l’attuale vicepresidente del
Senato on. Vannino Chiti, già presidente della Regione Toscana, e assieme a lui
l’allora assessore e oggi presidente della Regione Claudio Martini, e una
schiera di altri 50 decisori locali e centrali. Quanto all’architettura
finanziaria della “grande opera”, confermata anche nel caso Firenze, critiche
severe ed esplicite per gli impatti sulla spesa pubblica sono state formulate
da tempo dal massimo organo di controllo, l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.
Prima
che si metta mano allo sventramento del sottosuolo fiorentino, sul quale
incombono tante ragionevoli riserve, Idra
intende ricostruire e documentare in
maniera analitica il bagaglio di conoscenze, l’attendibilità delle previsioni
progettuali, il grado di consapevolezza e di lucidità con cui ci si appresta
– in una fase di crisi economica generale e di rinnovata crisi morale nei
rapporti fra poteri pubblici e imprenditoria, che non ha mancato di investire
la nostra città e la sua area metropolitana - all’attuazione di un progetto così costoso, impegnativo e incerto come
il sottoattraversamento AV di Firenze.
Idra chiederà inoltre quali passaggi informativi presso la popolazione
interessata (qualche centinaio di migliaia di abitanti) intendono
assicurare l’Osservatorio e i soggetti pubblici che lo compongono (Comune e
Provincia di Firenze, Regione Toscana, Ministero delle Infrastrutture,
Ministero dell’Ambiente, FS-RFI) prima che si dia inizio alla realizzazione di un’opera altrettanto invasiva quanto
scandalosamente sconosciuta in pressoché tutti i suoi dettagli, programmata in
una città di valore internazionale, per secoli culla
dell’arte e della cultura.