Associazione di volontariato Idra

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per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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Firenze, 15.12.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

Massima solidarietà da Idra ai lavoratori dei cantieri Alta Velocità.

Annunciata una nuova iniziativa nei confronti dei ministri Ronchi e Treu a tutela della sicurezza sul lavoro e del lavoro.

Idra esprime il proprio totale appoggio alle rivendicazioni che - leggiamo oggi su la Repubblica - i lavoratori della tratta ferroviaria TAV Bologna-Firenze sollevano nei confronti della TAV.

Già il 23 luglio scorso, dopo gli inquietanti scenari che si aprivano per effetto dell'emergenza idrogeologica provocata dai cantieri TAV e tenuto conto della scarsa rappresentatività apparentemente dimostrata dai sindacati confederali, Idra scriveva al presidente e ai membri dell'Osservatorio Ambientale nazionale (Ministero dei Trasporti, Ministero dell'Ambiente, Regione Toscana - rappresentata dall'arch. Gianni Biagi, oggi anche assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze):

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• Chiediamo di poter sapere se l'Osservatorio Ambientale ha adottato o ha inteso suggerire ai Ministeri dei Trasporti e dell'Ambiente misure specifiche affinché i lavoratori della tratta Firenze - Bologna siano adeguatamente tutelati nella salute, nella dignità e nei diritti, a partire dal diritto alla piena retribuzione e ai servizi in tutta la fase di verifica e di interruzione dei lavori. Riteniamo infatti che la mano pubblica, responsabile dell'approvazione di progetti scarsamente affidabili - come le circostanze comprovano - abbia in questa fase un particolare debito morale nei confronti dei lavoratori impegnati nella cantierizzazione, e dunque il compito di tutelare pienamente il diritto al lavoro, alla retribuzione e alla sicurezza, messo a repentaglio da decisioni assunte con leggerezza e superficialità negli anni passati a detrimento della popolazione civile, dei lavoratori e del territorio.
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• Chiediamo che ai lavoratori impegnati nella cantierizzazione TAV fra Firenze e Bologna sia comunque garantito l'impiego nell'ambito delle opere ferroviarie, ivi comprese quelle che potranno sostituire la cantierizzzazione TAV, qualora gli investimenti ivi impegnati siano trasferiti - come Idra auspica - nell'ammodernamento, nel potenziamento e nel riequilibrio del sistema ferroviario nazionale. Idra ha già chiesto a questo proposito al Governo con urgenza di poter presentare, con una propria delegazione tecnica, la documentazione di carattere economico, ambientale, finanziario, trasportistico e giuridico raccolta intorno alla questione "Alta Velocità".

Dall'audizione, in luglio, presso l'Osservatorio Ambientale nazionale scaturì l'annuncio del rappresentante del Ministero dell'Ambiente di un "prossimo" incontro di Idra col ministro Ronchi, che non è mai stato accordato. Così come Idra aspetta ancora che sia dato corso all'impegno di incontro promesso da mesi dal sottosegretario ai Trasporti on. Giordano Angelini.

Idra preannuncia una nuova iniziativa di pressione sui Ministeri dei Trasporti e dell'Ambiente affinché si facciano carico delle condizioni poco europee in cui risultano costretti a operare i lavoratori dell'Alta Velocità fra Firenze e Bologna. Notizie anche assai più critiche sul versante del lavoro provengono dalla tratta TAV in costruzione fra Roma e Napoli. Il convegno a Firenze dal roboante titolo "Il 2000, Capolinea del futuro", potrebbe essere l'occasione per Ronchi e Treu - la cui presenza è annunciata rispettivamente per domani pomeriggio e per dopodomani mattina - di chiarire la posizione del governo di fronte ai tanti problemi causati dalla cantierizzazione TAV ai lavoratori, al territorio e alle popolazioni attraversate?

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