Associazione di volontariato Idra

Tel. e fax 055.233.76.65; Tel. 055.48.03.22; e-mail: idrafir@tin.it;; web: http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html; http://idra.dadacasa.supereva.it/

 

COMUNICATO STAMPA Firenze, 15.11.’02

 

Val di Susa chiama Mugello!

Idra invitata a documentare in Piemonte i danni della TAV in Toscana.

Lo scorso 8 novembre l'associazione di volontariato Idra è stata invitata a un affollato incontro pubblico in Val di Susa, a Villardora (TO), per riferire sui danni ambientali, sociali e erariali provocati dalla TAV in Toscana.

Il vicepresidente dell'associazione fiorentina, Pier Luigi Tossani, ha portato alle comunità locali la testimonianza delle dolorose esperienze mugellane e fiorentine, col supporto di dati e documenti istituzionali, filmati e diapositive.

I comitati della Val di Susa si oppongono alla costruzione della linea TAV Lione-Torino. Anche in Val di Susa, come nella tratta appenninica tosco-emiliana quasi tutta in galleria, come in Liguria col progetto di "terzo valico" ferroviario definito ad Alta Capacità e all'estremo sud della Penisola col "Ponte sullo Stretto", i promotori e gli sponsor (anche d'oltralpe) delle nuove "grandi infrastrutture" a elevato impatto ambientale appaiono rifiutare a priori le proposte ispirate al buon senso. E cioè:

Sembra evidente la volontà di imporre alle popolazioni dissenzienti "opere impossibili" e costosissime a esclusivo carico dell'erario pubblico, che garantiscano però enormi margini di profitto alle aziende costruttrici.

Intanto il Politecnico di Torino, su incarico della Comunità Montana della Bassa Val di Susa - Val Cenischia, che si batte insieme alle popolazioni e ai sindaci contro il devastante progetto TAV, ha prodotto un primo preoccupante studio sull'impatto acustico che la TAV potrà esercitare in quelle zone sulla residenzialità.

Due docenti del Politecnico, il prof. Gianfranco Chiocchia e il prof. Claudio Cancelli, sono intervenuti nel corso dell'assemblea pubblica di Villardora.

Altri relatori qualificati hanno spiegato come lo scavo delle Alpi conseguente all'ipotizzata linea TAV Lione-Torino impatterebbe non un solo tipo di roccia compatta ma materiali diversi, compresi in un vastissimo sistema carsico che è in rapporto con il lago artificiale del Moncenisio. La minaccia è costituita da gas grisou, rocce con presenza di uranio e asbesto - la cui frantumazione darebbe luogo a pericolosi inquinamenti, oltre a pressione e calore enormi (50 gradi centigradi) -, nonché faglie lungo le quali le rocce alpine sono in costante e continuo movimento.

Le comunità locali hanno recentemente presentato, a fronte di tutte queste gravissime incongruenze, una interrogazione alla Commissione Europea Trasporti.

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