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Firenze, 15.10.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

QUALI NOVITÀ NEI CANTIERI TAV DI SESTO FIORENTINO?

DAL CONSULENTE DEL COMUNE PIER LORENZO TASSELLI

SOLO CATTIVE NOTIZIE

E ANCORA DOMANDE SENZA RISPOSTA

Una delegazione di Idra è tornata a incontrare, un mese e mezzo dopo il primo contatto, il dott. Pier Lorenzo Tasselli, consulente del Comune di Sesto Fiorentino per l'Alta velocità ferroviaria.

In circa due ore di colloquio sono emerse BRUTTE NOTIZIE, DISINFORMAZIONE, DISORGANIZZAZIONE.

Nello microscopico ufficio di Via Gramsci a Quinto Basso, aperto poche ore alla settimana, in orari che stanno peraltro cambiando, privo di segreteria telefonica e di qualsiasi materiale informativo aggiornato da distribuire ai cittadini, il dott. Tasselli ha spiegato ai rappresentanti di Idra che:

Ma il dott. Tasselli ha anche ammesso di non avere fatto in tempo a documentarsi su altri quesiti che gli erano stati posti durante il primo incontro con Idra il 1 settembre scorso. Ad esempio:

Nessun incontro ha ancora avuto il dott. Tasselli con l'Osservatorio Ambientale Locale della Comunità Montana del Mugello, nonostante le esperienze e le competenze tecniche e scientifiche da esso accumulate sui lavori per la tratta.

Last but not least, una chicca sull'insostenibile pesantezza del progetto TAV di Sesto Fiorentino a carico del Comune di Firenze: le conseguenze ambientali sul territorio comunale di Firenze, e sulla rete viaria del Nord Ovest, saranno assai più consistenti di quanto preannunciato.

In una nota del 21 luglio 1998 relativa al progetto di cantierizzazione TAV di Sesto Fiorentino, su cui anche il Servizio di Pianificazione Urbanistica del Comune di Firenze era stato invitato - assai tardivamente - a pronunciarsi in vista della Conferenza di Servizi del 28 luglio 1998, gli architetti Marcello Cocchi e Rinaldo Hoffmann dichiaravano di aver potuto fornire un contributo soltanto "parziale (...) dati i tempi ristretti che ci sono stati concessi e nell'impossibilità di coinvolgere nell'esame dei vari elaborati tecnici presentati le Direzioni Comunali coinvolte".

Nella nota, gli architetti Cocchi e Hoffmann lamentavano che sulla base della documentazione grafica relativa all'ingresso della linea A.V. nel nodo di Firenze "non è possibile verificare eventuali problematiche di impatto ambientale rispetto al tessuto urbano circostante".

Si leggeva ancora, in quel documento, che il tracciato della Mezzana - Perfetti Ricasoli proposto da CAVET era diverso da quello del nuovo PRG di Firenze, e sarebbe stata dunque necessaria l'approvazione di una variante di Piano. Anche il tracciato della linea tranviaria riportato sulle tavole di progetto "dovrà essere oggetto di verifiche specifiche da parte dell'ufficio comunale (Direzione Nuove Infrastrutture) competente".

Per due anni, si spiegava inoltre, il progetto CAVET di cantierizzazione di Sesto Fiorentino comporterà che Viale XI Agosto, Via Gondilagi e Via Sestese saranno interessate da 63 a 77 viaggi giornalieri di mezzi pesanti, provenienti o diretti al cantiere di scavo di Quinto Basso. Ai primi due anni andranno aggiunti altri cinque anni di traffico pesante su Viale XI Agosto e la costruenda Mezzana - Perfetti Ricasoli. A questo riguardo il Servizio Pianificazione urbanistica sollecitava "l'espressione di un parere da parte della Direzione Mobilità".

Venivano segnalate infine dal Servizio "perplessità" rispetto alla riserva che il CAVET si attribuiva "di apportare, in corso di esecuzione, modifiche anche sostanziali alla viabilità in questione", in quanto tali modifiche potevano prefigurare "ipotesi di ulteriori varianti di PRG che richiedono procedure complesse di approvazione".

Ebbene, i dati letti da Idra nelle carte mostrate dal dott. Tasselli superano le peggiori fantasie: nell'anno 2000 (che è poi soltanto l'anno prossimo) i camion-al-giorno che si prevede che transiteranno nel Comune di Firenze sulla costruenda strada Mezzana-Perfetti Ricasoli adibita a pista di cantiere per la cantierizzazione di Quinto basso non saranno né 63 né 77, ma ben 120! Per la precisione, 68 in entrata (di cui 37 di inerti, 20 di "forniture varie", 11 di "forniture per il cantiere T0") e 52 in uscita (per il trasporto dei materiali di risulta). Il teatrino dei dati continua dunque, a danno della legalità, della credibilità istituzionale e della salute di tutti noi!

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