Associazione di volontariato Idra
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8 mesi di silenzio, nessuna delle iniziative richieste adottata.
È il bilancio dell’incontro che Idra ha avuto coi sindaci di Borgo San Lorenzo e di Scarperia sull’emergenza TAV a ottobre dell’anno scorso.
Si può forse parlare di democrazia?
Idra
torna a chiedere un’iniziativa urgente di prevenzione dei danni ancora a venire. E non solo un risarcimento-cocci.E’ da ottobre dell’anno scorso che l’associazione Idra, iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale, aspetta le risposte promesse dai sindaci di Borgo San Lorenzo e di Scarperia ai suggerimenti formulati da Idra dopo i danni gravi e ripetuti causati dalla TAV all’ambiente e all’economia del Mugello.
L’associazione fiorentina aveva consegnato e illustrato ai primi cittadini dei Comuni maggiormente colpiti dall’emergenza TAV nel Mugello una proposta di iniziativa da assumere nei confronti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti sul tema della Valutazione di Impatto Ambientale del progetto TAV Bologna-Firenze approvato in Conferenza di Servizi il 28.7.’95. Una proposta di "soluzione alla radice delle emergenze idrogeologiche e ambientali in atto": così aveva scritto ai due sindaci Idra, ricevendo in cambio l’impegno a considerare con attenzione il documento consegnato.
Cosa si chiedeva in sostanza?
Si chiedeva che il dott. Margheri e la dott.ssa Galazzo invitassero i colleghi Sindaci degli altri Comuni della Provincia di Firenze interessati dalla realizzazione del progetto di tratta TAV Bologna-Firenze, il Presidente della Comunità Montana del Mugello, il Presidente della Giunta Provinciale di Firenze e quello della Giunta Regionale Toscana, nella loro veste di rappresentanti degli Enti Locali convocati alla Conferenza di Servizi, a farsi insieme a loro promotori di un’urgente richiesta di riapertura della Conferenza di Servizi chiusa il 28.7.’95. Appariva infatti, e appare oggi sempre più necessario e ragionevole:
A tutte queste richieste non risulta essere seguita alcuna risposta né con le parole né con i fatti.
Neppure la richiesta di collaborazione attraverso un protocollo di informazione fra Idra e i Comuni di Borgo San Lorenzo e Scarperia è stata degnata di un riscontro.
Errare è umano. Perseverare – dice l’adagio – è diabolico.
Idra chiede ai sindaci di non perseverare nel disattendere le istanze di democrazia, di partecipazione e di collaborazione che salgono dalla società civile.L’associazione di volontariato insiste nel riproporre ai sindaci l’urgenza di atti concreti ed efficaci che tutelino il territorio e la società, e propone di nuovo un incontro, questa volta non solo interlocutorio e inconcludente. I progetti TAV si sono rivelati distruttivi di risorse preziose e non rinnovabili (l’ecosistema, l’acqua, la salubrità, il paesaggio, la sicurezza, le economie agro-zootecniche, la salute dei residenti e dei lavoratori). Ecco perché è indispensabile prevenire.
Ogni nuovo danno evitabile è rigorosamente da evitare. Di fronte al diritto inviolabile alla salute e all’ambiente delle nuove generazioni non hanno ragione di esserci "mani legate": per questo Idra invita i sindaci a esercitare tutti i poteri che derivano loro dalla Costituzione e dalla legge, e ad ascoltare il punto di vista dei cittadini. Anche sui "rimedi" proposti a fronte dei danni già consolidati.