Associazione di volontariato Idra

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Firenze, 14.3.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

CHE COSA HA SPINTO LA DOTT.SSA CRISTINA ACIDINI A RIBALTARE IL GIUDIZIO ESPRESSO CINQUE ANNI FA SUL PROGETTO ALTA VELOCITÀ?

CHE COSA NEL NUOVO PROGETTO L'HA CONVINTA A COMPARIRE FRA GLI SPONSOR CULTURALI DELLA TAV, SOTTO IL TITOLO "D'ACCORDO: AVANTI TUTTA", SULL'ULTIMO PIEGHEVOLE PUBBLICITARIO DEDICATO AL TUNNEL PER I SUPERTRENI DA SCAVARE NELLA FALDA DI FIRENZE?!?

 

LETTERA APERTA DI IDRA ALLA DOTT.SSA ACIDINI

 

Nell'autunno del '94 la dott.ssa Cristina Acidini, insieme a una folta schiera di intellettuali fiorentini, nazionali e internazionali, firmava un appello sui progetti di Alta Velocità ferroviaria indirizzato, fra gli altri, al Comune di Firenze, alla Regione Toscana e ai Ministri dell'Ambiente e dei Trasporti.

Nell'appello si ricordava, a proposito del progetto TAV, che "l'elevato sforzo finanziario (…) permetterebbe un risparmio di 3-4 minuti nell'attraversamento della città di Firenze, e di altri 14 minuti nel tragitto fra Firenze e Bologna. (…). Nessuna garanzia, nel progetto, circa l'effettiva capacità di spostamento sostanziale del traffico merci dal trasporto su gomma a quello su rotaia: i convogli merci potranno circolare sulla linea AV Firenze-Bologna solo in fasce orarie riservate. Nessuna possibilità di utilizzazione della linea veloce Firenze-Bologna da parte di convogli regionali, come succede invece sulla direttissima Roma-Firenze, là dove essa interseca il tracciato ferroviario tradizionale: il ramo ad alta velocità Firenze-Bologna è stato infatti disegnato completamente separato dalla linea Firenze-Prato-Bologna".

Si tratta di condizioni progettuali, ahinoi!, purtroppo ancora terribilmente attuali.

Ma guardiamo anche che cosa chiedeva la dott.ssa Cristina Acidini in quell'appello dell'autunno 1994, insieme ad altri 120 autorevoli esponenti del mondo della cultura, dell'arte e dello spettacolo (fra i quali Bernardo BERTOLUCCI, Marco CHIARINI, Zeffiro CIUFFOLETTI, Mina GREGORI, Luciano GUARNIERI, Giorgio LUTI, Mario LUZI, Antonio PAOLUCCI, Anna Maria PETRIOLI TOFANI, Bruno SANTI, Carlo SISI):

:"Convinti della necessità che si persegua coerentemente l'esigenza di potenziamento ed efficienza del servizio di trasporto pubblico su rotaia, e che si creino le condizioni che permettano di spostare quote consistenti di passeggeri e merci dal trasporto su gomma a quello su rotaia, abbiamo ritenuto di dover levare anche la nostra voce affinché, come richiesto dal Coordinamento del Comitati e delle Associazioni contro i progetti di alta velocità di Firenze, Terzolle, Mugnone e Mugello:

Anche queste istanze risultano insoddisfatte.

Eppure oggi leggiamo una diversa testimonianza della dott.ssa Cristina Acidini nel pieghevole "Speciale Linea Veloce - Firenze", supplemento a "Tav Lettera", periodico di informazione sulle linee ferroviarie veloci, febbraio 2000, sotto una sua foto a colori accompagnata dalla dicitura "Ispettore centrale del Ministero per i Beni Culturali", e sotto un titolo "D'accordo: avanti tutta":

"Come cittadino ritengo che quella delle Linee Veloci sia una opportunità formidabile per Firenze, una opportunità da sfruttare al massimo e a cui non ci si deve assolutamente opporre per ragioni di bottega. Purtroppo a Firenze spesso una buona idea perde per la strada le penne maestre, viene ostacolata con tanti piccoli intralci che causano lo snaturamento dei progetti migliori. Mi auguro che non accada in questo caso. La scala di questo progetto è talmente eccezionale per Firenze che non ci si può permettere di sprecarlo, sminuirlo, alterarlo" (sottolineature nostre, ndr).

Sembrano posizioni diametralmente opposte rispetto alle valutazioni e alle richieste espresse cinque anni fa.

Come hanno fatto, quegli stessi argomenti, a diventare adesso "ragioni di bottega"?

Sulla base di quali considerazioni gli attuali progetti della TAV meriterebbero aggettivazioni così poco misurate: "opportunità formidabile … da sfruttare al massimo", "i progetti migliori", "scala eccezionale"?

Piuttosto, il progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze da Campo di Marte a Castello comporta rischi anche più consistenti, per i monumenti e le altre testimonianze della cultura, rispetto al progetto di cui ancora si discuteva nel novembre del 1994, chiamato "Master Plan"!

 Tutto questo chiede Idra in una lettera aperta indirizzata ieri all'Ispettore centrale del Ministero per i Beni Culturali, e Soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure, dott.ssa Cristina Acidini. Lettera aperta inviata per conoscenza anche al ministro per i Beni Culturali Giovanna Melandri.

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