Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 14.2.’06
IDRA TRASMETTE A VANNINO CHITI LA LETTERA CON CUI LA TAV NON AUTORIZZA IL
SOPRALLUOGO ALLA GALLERIA AMMALORATA “FIRENZUOLA”.
È ANCORA SOSTENIBILE L’ASSUNTO CHE “IL
MUGELLO RAPPRESENTA UN
MODELLO PER REALIZZARE LE GRANDI OPERE DI CUI IL NOSTRO PAESE HA BISOGNO PER
TORNARE AD ESSERE COMPETITIVO”?
La lettera con cui
l’associazione ecologista Idra ha chiesto alla TAV SpA un
sopralluogo alla galleria ammalorata “Firenzuola”, dove da un anno si lavora - in un tratto di 660 metri - per opere di demolizione
e rifacimento, e la risposta della TAV,
che non autorizza la visita, sono state trasmesse ieri al coordinatore per le Relazioni politiche e istituzionali
della segreteria nazionale Ds Vannino Chiti.
Chiti nel luglio del ’95
era presidente della Giunta Regionale Toscana e svolse un ruolo particolarmente
attivo nell’approvazione del progetto di tratta
ferroviaria ad Alta Velocità Bologna-Firenze, nonostante i pareri negativi o
interlocutori espressi dagli uffici tecnici regionali, e le preoccupazioni o la
contrarietà di comitati cittadini, consigli comunali, sindaci e Comunità
Montana del Mugello. Ultimamente
Vannino Chiti ha dichiarato che “per controllo sull'impatto ambientale i 78 km del tracciato
(di cui 73 km in galleria) rappresentano un esempio considerato a livello
mondiale”, e ha definito “esemplare” la “collaborazione con le regioni Toscana ed Emilia Romagna, la Tav e il
Cavet”, quando la stessa Regione Toscana ha dovuto costituirsi parte civile
contro il CAVET nel processo per i gravissimi danni
ambientali causati dalla cantierizzazione TAV.
Il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio, nella nota che accompagna il carteggio con
la TAV sulla galleria Firenzuola, così scrive a Chiti:
“Le cronache riferiscono di una Sua
recente visita ai cantieri dei lavori per l'Alta Velocità tra Firenze e
Bologna. Chissà se Ella ha avuto modo di visitare la galleria Firenzuola, là
dove appunto da un anno la si sta demolendo e
ricostruendo. Noi cittadini, confidando nella
certezza del diritto all’informazione e alla trasparenza, abbiamo chiesto alla TAV SpA di poter effettuare un sopralluogo
nella sezione in questione della galleria ammalorata, con la guida dei tecnici
referenti della TAV stessa, per poterci meglio documentare (anche a livello
fotografico e video) sulla natura dei problemi registratisi e dei provvedimenti
assunti da TAV per farvi fronte. Abbiamo proposto che a tale sopralluogo
potessero partecipare anche dei giornalisti, a beneficio di una più ampia
informazione al pubblico. Ma la richiesta ci è stata respinta
con la lettera che le alleghiamo. Queste
circostanze (e cioè: l’ammaloramento di una galleria di recente costruzione per
una lunghezza tuttora indeterminata; la durata davvero non trascurabile
dell’intervento di demolizione e rifacimento; l’apparente scarsa propensione
alla trasparenza informativa registrata nella risposta di TAV SpA) confermano
anch’esse l’assunto che «il Mugello rappresenta un modello per realizzare le grandi opere di cui il
nostro paese ha bisogno per tornare ad essere competitivo»?”
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