Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it
web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html
COMUNICATO STAMPA Firenze, 13.4.’06
Rifiuti abbandonati sulla strada a Borgo San Lorenzo: Idra si scusa col Comune? Pura fantasia!
In realtà le cose stanno anche peggio di quanto Idra aveva segnalato.
Sono del tutto fantasiose le scuse che
l’ufficio stampa del Comune di Borgo San Lorenzo attribuisce a Idra in un comunicato (non datato, ma
trasmesso agli organi di informazione l’11 aprile) sulla vicenda dei fusti
abbandonati sulla strada fra Ronta e il passo della Colla, e segnalati da Idra con
una nota corredata da fotografie e trasmessa il 31 marzo alle autorità
ambientali e sanitarie e al Comune di Borgo San Lorenzo.
Secondo il portavoce del Comune “nei giorni scorsi sono arrivate per
telefono ed e-mail dall’associazione Idra scuse e precisazioni su quanto
affermato nella nota”. Niente di più lontano dalla realtà dei fatti. La
risposta che Idra ha ricevuto dal
Comune, al contrario, sembra aggravare, piuttosto che attenuare, il quadro del fenomeno
denunciato, e forse anche la posizione del Comune al riguardo.
Il 6 aprile 2006, qualche ora dopo
che Idra aveva pubblicato la notizia
della segnalazione dei bidoni, la responsabile della U.O. Ambiente e Patrimonio
rispondeva all’associazione scrivendo, fra le altre cose, che “da sopralluogo effettuato sul sito,
si è accertato che trattasi non solo di rifiuti abbandonati sulla strada,
ma di una vera e propria discarica su terreno demaniale”, dato che “altri rifiuti sono depositati anche a valle
della piazzola”. La responsabile spiegava che l’Ufficio “si era comunque informato presso il gestore
del servizio di igiene urbana (Publiambiente SpA) per avere un preventivo per
la rimozione ed addossarsene l'onere, ma di fronte alla cifra assai consistente
e vista la scarsa per non dire nulla disponibilità di fondi in bilancio,
si è optato per segnalare la situazione agli Enti responsabili
(Regione-Provincia)”. Cortesemente, la responsabile allegava il documento
con cui il giorno precedente, il 5 aprile, il Comune aveva provveduto alla
segnalazione alla Regione e alla Provincia. Ma l’ufficio era venuto a
conoscenza della presenza di rifiuti abbandonati in quel luogo, come leggiamo
nella segnalazione, “con note dell’ARPAT
del 24.11.2005 e del Corpo Forestale dello Stato del 24.01.2006”. E nella
sua lettera del novembre 2005 l’ARPAT aveva proposto al Sindaco, richiamando
l’articolo 14 del Decreto legislativo 22/97, “la rimozione dei rifiuti e il loro smaltimento”. Nella
segnalazione dell’Amministrazione di Borgo alla Regione e alla Provincia si
precisa inoltre che sono stati rinvenuti anche “due fusti in plastica, fusti in metallo, pneumatici, bombole del gas
ed altri rifiuti speciali scaricati nella scarpata a valle della piazzola”.
Appare palese, dunque, il ritardo oggettivo
con cui il Comune ha gestito la vicenda. Al riguardo, la responsabile precisava
a Idra che “la U.O. Ambiente è composta da una sola persona - la sottoscritta -
che per motivi di salute abbastanza complicati si è dovuta (ahimè) assentare
dal lavoro per un lungo periodo. E' evidente che, se fossi stata presente, la
procedura sarebbe andata avanti più velocemente ed avremmo contattato prima gli
Enti competenti, ma purtroppo così non è andata, cerchiamo adesso di risolvere
la vicenda nel miglior modo possibile”.
E’ esattamente quello che
l’associazione ecologista si apprestava a fare. Preso atto delle accorate
riflessioni proposte dalla responsabile nella sua comunicazione (“con l'Ufficio Polizia Municipale ed ARPAT
questo Ufficio ha, da anni, una collaborazione attiva finalizzata a vigilanza,
prevenzione e repressione di tali fenomeni, che porta spesso a risultati
incoraggianti ma che si scontra periodicamente con la poca cultura generale, e
con cittadini che non usano neanche i mezzi GRATUITI messi a disposizione dal
gestore (vedi raccolta ingombranti), e continuano ad abbandonare ed occultare
rifiuti ovunque”), Idra così le
rispondeva infatti il giorno seguente: “Ci
dispiace apprendere che motivi di salute (e anche di organici insufficienti,
sembra di capire) abbiano reso più problematica la soluzione del caso da noi
segnalato (...). Apprezziamo le precisazioni che cortesemente ci propone, e che
sembrano confermare peraltro quanto vadano felicemente a nozze l'insufficiente
cultura civica di tanti di noi e la scarsità delle risorse pubbliche destinate
alla prevenzione, ai controlli ambientali, agli interventi di messa in
sicurezza e alla stessa integrazione dei servizi (come sembra suggerire il
gioco delle competenze Comune-Provincia-Regione)”.
Non si comprende quindi perché mai l’ufficio
stampa del Comune, invece di ringraziarla per la collaborazione informativa
offerta, rimproveri l’associazione ecologista scrivendo: “L’Amministrazione comunale respinge le accuse di «inerzia» e di
mancata attenzione su tale situazione rivolte dalla stessa associazione che invece
tace sui chiarimenti forniti tempestivamente dall’ufficio Ambiente del Comune”.
Questi chiarimenti infatti, come abbiamo visto, non sollevano certo la
posizione oggettiva del Comune: semmai, paiono aggravarla. Non sussistono dunque
circostanze per cui Idra debba o
abbia dovuto porgere scuse al Comune. A meno che non siano state interpretate
come tali le espressioni di sensibilità e cortesia che il portavoce
dell’associazione ha usato nel colloquio con la responsabile della U.O.
Ambiente e Patrimonio, una volta appreso che a ostacolare la sua azione è
intervenuta una lunga assenza legata a motivi di salute.