Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 13.2.’12
Riflessione sotto la
neve in materia di trasporti
La natura non è sempre domabile. E
se tornassimo alla realtà, e volessimo quanto meno salvare la Val di Susa,
Firenze e insieme - se siamo ancora in tempo - l'Italia dalla bancarotta?...
Mentre non poca parte d'Italia si ritrova da giorni
sotto la morsa della neve, l'Associazione fiorentina di volontariato Idra scrive al ministro dello Sviluppo Economico
e di Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera.
Questo il testo della lettera (in grassetto i
passaggi maggiormente significativi).
Gentile
Ministro,
in questi giorni non poca parte d'Italia è stata
impattata in modo sensibile dall'emergenza-neve. A questo proposito, ci permettiamo
di rivolgerci brevemente a Lei, dopo le preoccupate e documentate segnalazioni
circa la “criticità globale” rappresentata dal sistema TAV in Italia, che
abbiamo trasmesso il 21 novembre e il 27 dicembre scorsi al premier prof. Mario Monti con
una nota sottoscritta a quattro mani assieme al Presidente della Comunità
Montana Valle Susa e Val Sangone dott. Sandro Plano. “Criticità globale”,
ribadiamo, in quanto è dimostrabile, cifre alla mano, il fallimento del sistema
TAV in Italia sotto ogni punto di vista: erariale, trasportistico, ambientale.
Ora, se è vero che l'emergenza-neve in atto riveste
carattere di eccezionalità, è anche vero che questo è il terzo anno consecutivo nel quale in inverno il trasporto ferroviario, come
del resto anche quello su gomma, subisce
pesantemente le limitazioni imposte dal maltempo.
Se nella nostra lettera del 27 dicembre scorso
facevamo riferimento all’auspicio che si garantisca la soddisfazione delle vere
esigenze nazionali, ebbene allora il
modello di Alta
Velocità imposto al Paese, oltre ad
aver impegnato ingenti risorse finanziarie esclusivamente
pubbliche a pro di una fascia ristrettissima di
utenza, sacrificando a questo fine anche l’efficienza e l’accessibilità del
resto della rete, si rivela manifestamente inadatto - per le
sue stesse caratteristiche intrinseche - ad
assolvere la propria mission in condizioni meteorologiche avverse.
Tali condizioni meteo sono un dato di fatto, un
elemento che non è sotto il controllo diretto dell'uomo. Sorge dunque spontanea
la considerazione secondo la quale continuare
a investire quantità spropositate di risorse pubbliche nei programmi TAV,
specie considerando lo stato notoriamente critico dell'erario nazionale, appare
un’opzione del tutto improvvida da perseguire.
Cogliamo pertanto l’occasione di questa ennesima
conferma impostaci dalla natura per suggerire anche a Lei con sentimento di
urgenza, signor Ministro, l'opportunità
di sospendere il progetto TAV/TAC Torino-Lione e quello del
sottoattraversamento e della stazione AV nel Nodo ferroviario di Firenze, le
cui particolari caratteristiche di pericolosità, inadeguatezza e onerosità
finanziaria non appaiono davvero soddisfare le concrete esigenze del Paese né
la domanda di particolare responsabilità finanziaria, economica, sociale e
ambientale che l’Europa oggi ci pone.
Con ossequi,
il vicepresidente
Pier Luigi Tossani
il presidente
Girolamo Dell’Olio