Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA 12.9.'03

INERTI ALLA TAV DA VICCHIO? "LA QUESTIONE È AL MOMENTO LONTANA DA UNA QUALSIASI DEFINIZIONE ", SCRIVE A IDRA IL SINDACO DI VICCHIO ALESSANDRO BOLOGNESI.

"L’INTERA VICENDA DOVRÀ ESSERE DISCUSSA A LIVELLO DI CONFERENZA DEI SERVIZI", AGGIUNGE. E IDRA CHIEDE CHE SIA ASSICURATA LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI E DELLE ASSOCIAZIONI PRIMA CHE SIANO ASSUNTE LE DECISIONI.

"La ringraziamo per le Sue rassicurazioni sulla questione della richiesta di inerti per i cantieri TAV. Ci tranquillizza sapere che l'Amministrazione da Lei diretta è ben consapevole della dimensione delle "problematiche emerse in seguito ai lavori e delle risorse attivate per interventi di mitigazione del danno ambientale e sociale", come Ella ci scrive". Così inizia la lettera inviata il 10 settembre dal vice presidente di Idra Pier Luigi Tossani al sindaco di Vicchio, che aveva trasmesso il 21 agosto una nota molto circostanziata in risposta alla richiesta di delucidazioni sulla questione degli inerti richiesti da CAVET per la prosecuzione della cantierizzazione TAV.

"Come comune ricordiamo che per potere prendere una decisione abbiamo quanto prima bisogno della formalizzazione di una richiesta che contenga elementi conoscitivi di carattere tecnico-ambientale ed economico": è quanto ha chiarito l'Amministrazione di Vicchio, dopo i primi contatti da parte di CAVET a novembre 2002 e a gennaio 2003, in occasione della riunione convocata l'11 marzo scorso dalla Regione Toscana in seguito ad una nota di TAV con i comuni del Mugello e gli altri soggetti competenti.

Ma anche al successivo incontro convocato per il 24 marzo dalla Regione Toscana, nonostante la precisazione del Comune di Vicchio nessun nuovo importante elemento è stato fornito da TAV e da CAVET, se è vero che - come scrive Bolognesi - sostanzialmente la posizione del Comune resta anche in quella circostanza immutata, "in quanto non vengono fornite informazioni diverse dalla localizzazione e dalla capacità potenziale dell’area pari a circa 900.000 metri cubi"".

Certo è, osserva Idra, che 900.000 metri cubi di inerti non sono poca cosa (si tratterebbe di un quantitativo oscillante fra 1.200.000 e 1.600.000 tonnellate) soprattutto tenendo conto che lo stesso Bolognesi aggiunge: "Nell’area indicata è prevista la realizzazione di una cassa di espansione per la messa in sicurezza del fiume Sieve, per la cui realizzazione da tempo ci stiamo interessando". Quanto sarà compatibile, si chiede Idra, l'estrazione di questi inerti con la destinazione prevista dall'Autorità di bacino del fiume Arno e con la messa in sicurezza della Sieve? Inoltre occorre considerare lo strato di suolo fertile superficiale (il 'cappellaccio') che, nel caso della quota parte di prelievo lungo la Sieve, andrebbe rimosso e allocato altrove prima delle attività di estrazione degli inerti utilizzabili per l'Alta Velocità.

Nella sua nota, il primo cittadino di Vicchio conclude che "la questione è al momento lontana da una qualsiasi definizione e probabilmente soggetta ad evoluzioni tali che non potranno sfuggire al confronto con tutti i soggetti interessati, compresi gli organi preposti al controllo ambientale" e che "l’intera vicenda dovrà essere discussa a livello di Conferenza dei Servizi". Perciò Tossani torna a chiedere quindi al sindaco Bolognesi "una conferma esplicita della volontà dell'Amministrazione di fornire ogni utile informazione e di coinvolgere al tavolo delle consultazioni, prima che qualsiasi decisione sia assunta, anche i comitati dei cittadini e le associazioni ambientaliste".

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